Salario minimo, Cgil: “Meloni ascolti chi non arriva a fine mese”

Salario minimo, Cgil: “Meloni ascolti chi non arriva a fine mese”

Maurizio Landini propone un referendum per contrastare la precarietà: “Il governo Meloni non ci ha dato risposte”.

Riguardo alla manifestazione sindacale indetta per il 7 ottobre, la premier Giorgia Meloni aveva parlato di “opposizione pregiudiziale”. Durante un’intervista alla Stampa, Maurizio Landini, segretario della Cgil, ha risposto attaccando il governo di non ascoltare abbastanza tutte quelle persone che non riescono ad arrivare a fine mese.

Giorgia Meloni

Giorgia Meloni: “Protesta pregiudiziale”

Secondo Giorgia Meloni, il 7 ottobre la legge di bilancio non sarà ancora scritta, e perciò protestare sarebbe “pregiudiziale”. Ma Maurizio Landini, rivolgendosi al governo, chiosa: “Se anziché chiudersi nei resort, ascoltasse quel che dicono le persone che non possono andare in vacanza, e quelle che hanno dovuto ridurle, capirebbe sin d’ora perché la piazza del 7 ottobre a Roma sarà strapiena”.

La questione, secondo il sindacalista, è che nell’ultimo anno il governo non ha dato alcuna risposta. “Solo incontri finti, e le diseguaglianze sono aumentate. Salari e pensioni in calo, profitti in crescita, prezzi e tariffe senza controllo, tagli alla sanità e all’istruzione, nulla sulle pensioni, precarietà e povertà che crescono, sino al taglio degli investimenti del Pnrr. Se non è nel merito questo, non so”, continua Landini.

Una gran quantità di gente in Italia lavora tanto ma, nonostante tutto, non riesce ad arrivare a fine mese. “Se non cambiano le leggi sui voucher e il tempo determinato, dobbiamo essere noi a cancellare gli strumenti che bruciano il futuro dei lavoratori”, anche con un referendum, non escludo nulla”, precisa il segretario della Cgil.

Landini sul salario minimo

Continuerà ad essere sul tavolo nei prossimi mesi la questione del salario minimo, per cui le opposizioni hanno proposto una tariffa minima di 9 euro all’ora.

“Il governo deve assumersi la sua responsabilità, altrimenti a cosa serve avere un ministro del Lavoro? Chi per vivere deve lavorare, sa bene che con cinque o sei euro l’ora si fa la fame”, ha affermato Maurizio Landini. Sostenendo la proposta delle opposizioni, aggiunge: “Bisogna fissare ora un salario minimo orario sotto il quale nessuno può essere pagato, insieme ad una legge sulla rappresentanza che dia valore generale ai contratti, cancellando così i contratti pirata”.

Il governo “parla di ridurre la tassazione sugli straordinari e la contrattazione di secondo livello, che riguarda solo il 25% delle imprese”. Ma non è quello di cui abbiamo bisogno. Chi non rinnova i contratti nazionali dovrebbe non essere ammesso agli appalti pubblici o non avere accesso ai fondi statali”, evidenzia il sindacalista.

“Il governo ha allargato la precarietà”

Con le sue decisioni politiche, il governo Meloni “ha allargato il lavoro povero e la stessa precarietà, reintroducendo i voucher, liberalizzando i contratti a termine e il sub appalto a cascata, tagliando il reddito di cittadinanza tagliando il fondo affitti e non intervento con il sistema bancario sull’aumento dei mutui”.

La priorità del governo dovrebbe essere invece la lotta all’evasione fiscale (e invece si continua a parlare di flat tax e condoni), il superamento del lavoro povero e della precarietà, in modo da dare un futuro a tutti ed in particolare ai giovani. Si comincia da qui. Poi ci sono la sanità e l’istruzione”.

Maurizio Landini ha concluso criticando la tassa sugli extraprofitti delle banche: “A me sembra uno specchietto per le allodole, per come è stata concepita e per la scarsa quantità risorse che si liberano. Non sono solo le banche ad aver fatto extraprofitti. Occorre una strategia più larga e capire dove finiranno queste risorse”.

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