Sallusti prende posizione sull'aeroporto Silvio Berlusconi: "Invidia e rancore"
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Sallusti prende posizione sull’aeroporto Silvio Berlusconi: “Invidia e rancore”

Alessandro Sallusti

Attraverso il proprio editoriale, Alessandro Sallusti ha detto la sua sull’intitolazione dell’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi.

Non mancano le polemiche dopo la decisione di intitolare l’aeroporto di Milano Malpensa a Silvio Berlusconi. Diversi i pareri che si sono susseguiti in questi giorni. Adesso, anche Alessandro Sallusti ha voluto dire la sua tramite il proprio editoriale per Il Giornale. Il giornalista si è detto favorevole a tale scelta verso il compianto Cavaliere.

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Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi

Sallusti e la figura di Silvio Berlusconi

Dopo la notizia dell’intitolazione dell’aeroporto Milano Malpensa a Silvio Berlusconi non sono mancate le polemiche. In questo senso, il noto giornalista Alessandro Sallusti ha voluto dire la sua nel corso dell’ultimo editoriale per Il Giornale. Il giornalista ha sottolineato fin dalle prime battute: “Mi piace l’idea di intitolare l’aeroporto di Malpensa a un grande italiano famoso in tutto il mondo quale è stato Silvio Berlusconi. Ma siamo in Italia, Paese che purtroppo ama vivere perennemente contro se stesso, per cui infuria una polemica manco dovessimo decidere se entrare in guerra”.

Dopo aver fatto un confronto tra Kennedy e Berlusconi, in merito al fatto che anche al primo sia stato intitolato l’aeroporto di New York nonostante fosse, al pari del Cavaliere, una figura divisiva, Sallusti ha aggiunto: “[…] Quando giustamente si dice che è esistita un’Italia prima dell’avvento di Berlusconi e un’altra Italia dopo la sua discesa in campo cosa mai successa nella storia della Repubblica – si intende proprio la straordinarietà e unicità della figura, indipendentemente dal fatto di averne condiviso l’azione e il pensiero, peraltro entrambi rivolti alla difesa delle libertà e del progresso del Paese”.

Italia senza memoria

Il pensiero del giornalista è andato avanti sottolineando alcuni aspetti del pensiero italiano su certi argomenti: “Purtroppo in Italia la memoria di grandi uomini è affidata non a un senso comune di appartenenza a una nazione bensì a piccoli uomini: piccoli politici, piccoli giornalisti, piccoli amministratori, piccoli intellettuali per i quali a nessuno mai nella vita verrebbe in mente di intitolare neppure una panchina dei giardinetti sotto casa. Parliamo per lo più di persone divorate dall’invidia, dal rancore, e pure ignoranti“.

Sallusti ha tenuto a sottolineare l‘importanza della figura di Berlusconi facendo riferimento anche a come, a seguito della sua scomparsa, la sua grandezza sia stata celebrata in modo decisamente importante con “tre giorni di lutto nazionale, bandiere a mezz’asta in tutti gli edifici pubblici, funerali di Stato, picchetti d’onore al passaggio della salma, il presidente della Repubblica e tutte le più alte cariche in prima fila nel Duomo di Milano a rendergli l’estremo saluto”. In conclusione, il giornalista ha concluso il proprio editoriale: “E adesso c’è chi salta su a dire: Berlusconi non è degno di dare il suo nome a un aeroporto. Dignità, e onore, merce rara tra chi gli è sopravvissuto”.

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ultimo aggiornamento: 10 Luglio 2024 11:05

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