Matteo Salvini da Pontida rilancia: “Centrodestra pronto anche domani” in caso di caduta della giunta Sala. Tutti i dettagli.
Il panorama politico milanese è tornato al centro del dibattito nazionale dopo gli sviluppi dell’inchiesta sull’urbanistica in cui il sindaco Beppe Sala è tra gli indagati. Da Pontida, Matteo Salvini interviene con toni decisi, affermando che il centrodestra è già pronto per affrontare una possibile tornata elettorale anticipata.

Una coalizione pronta al voto
Il leader della Lega, a margine della festa del Carroccio, ha dichiarato con fermezza: “A Milano il centrodestra è pronto anche domani a un’eventuale campagna elettorale, e di candidati che potrebbero fare il sindaco nella prossima primavera – perché è chiaro che se la giunta va a casa adesso si vota in primavera – ne abbiamo almeno una decina”. Parole che sottolineano come l’eventuale fine prematura del mandato della giunta Sala non coglierebbe impreparata la coalizione.
Salvini ha poi aggiunto come riportato da tg24.sky.it: “Abbiamo ben chiara la squadra, il progetto, le periferie, la mobilità e l’urbanistica. Dipende dal Pd… Sto leggendo che faranno di tutto per rimanere attaccati alla poltrona. L’unica cosa che Milano non si può permettere sono due anni di stallo”. Un messaggio netto, in cui Salvini pone l’accento sulla necessità di evitare paralisi amministrative, enfatizzando la visione programmatica della sua area politica.
Il caso Open Arms e il no al Viminale
Non solo Milano. Salvini ha voluto rispondere anche su un tema a lui particolarmente caro: il processo Open Arms. Alla domanda sulle differenze tra le varie vicende giudiziarie ha replicato: “Il processo Open Arms è un processo politico, avevo promesso agli italiani di fare quello che sta facendo mezzo mondo, ossia difendere i confini e combattere i trafficanti di essere umani. Ho avuto quattro anni di processo, 32 udienze e 268 pagine in cui il tribunale di Palermo mi assolve perché il fatto non sussiste. Se vogliono andare avanti e ricominciare da capo… Se neanche i pm di Palermo si fidano dei giudici di Palermo, evidentemente c’è un problema”.
Sulla possibilità di un ritorno al ministero dell’Interno ha invece chiarito: “No, sto benissimo al ministero delle Infrastrutture. Abbiamo le Olimpiadi che cominciano a febbraio e tanti progetti sbloccati dopo 50 anni, mi piace tantissimo fare quello che sto facendo”.