Salvini, caso Open Arms: “Imbarazzante, non patteggio”

Salvini, caso Open Arms: “Imbarazzante, non patteggio”

Non ha alcuna intenzione di scendere a compromessi Matteo Salvini per il caso Open Arms. Il ministro è stato chiaro nel corso dell’ultima intervista in tv.

Ospite di Quarta Repubblica su Rete 4, Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega, ha affrontato il caso Open Arms che lo vede direttamente coinvolto. L’attuale ministro dei Trasporti ha risposto alle vicende sul processo a suo carico confermando l’intenzione di andare avanti e di non scendere a compromessi. Nessun patteggiamento in vista, quindi, per il leghista.

Matteo Salvini

Salvini, il caso Open Arms: “Non patteggio”

Il vicepremier Matteo Salvini è intervenuto in televisione ospite di Quarta Repubblica con Nicola Porro per commentare le vicende che lo vedono coinvolto nel caso Open Arms con la richiesta di carcere a suo carico. Il leader della Lega ha confermato l’intenzione di non fare alcun passo indietro respingendo l’ipotesi patteggiamento.

“Io non patteggio, sono convinto di aver ragione e vado avanti fino in Cassazione“, ha detto il ministro dei Trasporti. “Non patteggio perché ritengo di aver difeso la sicurezza del mio Paese e di aver mantenuto una promessa, da politico dissi: votatemi e riduco gli sbarchi”, ha ribadito ancora Salvini con grande convinzione.

Il vicepremier ha poi proseguito su quello che potrebbe accadere: “Ci sarà l’intervento della difesa il 18 ottobre, entro ottobre ci sarà la sentenza. Possono succedere due cose: o mi assolvono perché ho difeso i confini del mio Paese o mi condannano. Se mi dovessero condannare, lo riterrei un precedente grave”.

“Attacco al governo”

“Ci sono pm e magistrati che fanno politica”, ha proseguito Salvini. “Credo nella magistratura, e cerco di dirlo senza sorridere troppo. Questo è un processo politico con cui la sinistra cerca di attaccare Salvini, la Lega e il governo Meloni. Stanno provando in ogni maniera a mettere in difficoltà questo governo che sta ottenendo risultati economici. Non ho paura, ritengo assurdo questo processo”, ha ribadito il leader leghista.

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