Matteo Salvini contro il procuratore di Agrigento: “Quello che mi sta indagando diceva che il rischio di terroristi a bordo dei barconi è alto”.
Continua la sfida a suon di dichiarazioni tra la magistratura e Matteo Salvini, con il ministro dell’Interno che ha fatto sapere di essere intenzionato di chiedere al Senato di non interrompere l’iter e di farlo interrogare sulla vicenda della nave Diciotti, conclusasi con lo sbarco di tutti i migranti grazie all’intervento della Chiesa italiana.
Matteo Salvini: “Chi mi sta indagando parlava di rischio terrorismo”
Matteo Salvini è tornato sulla vicenda con un messaggio pubblicato sulla sua pagina Twitter in cui punta il dito contro il procuratore di Agrigento che ha aperto l’inchiesta a suo carico: “Qualche mese fa il procuratore di Agrigento (quello che mi sta indagando) diceva: ‘Il rischio di terroristi a bordo dei barconi e’ alto’. Ha cambiato idea? Per me il problema rimane lo stesso anche oggi”.
Di seguito il tweet di Matteo Salvini sul procuratore di Agrigento:
Qualche mese fa il procuratore di Agrigento (quello che mi sta indagando) diceva: “Il rischio di terroristi a bordo dei barconi è alto”.
Ha cambiato idea?
Per me il problema rimane lo stesso anche OGGI. https://t.co/EOHob2eeKp— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) August 26, 2018
Le accuse dell’inchiesta della Procura di Agrigento
Sul ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini pendono le accuse di sequestro di persona, arresto illegale e, in virtù dell’incarico istituzionale ricoperto, abuso d’ufficio. Il fascicolo dell’inchiesta passerà dalla Procura di Agrigento a quella di Palermo che poi si rivolgerà al Tribunale dei Ministri cui spetterà l’ultima parola.
Di Maio e Berlusconi dalla parte di Salvini
Matteo Salvini ha incassato la fiducia, oltre che di buona parte della popolazione, anche del suo alleato e collega Luigi Di Maio, il quale ha dichiarato di condividere insieme con il premier Conte l’operato del Viminale, e di Silvio Berlusconi, alleato nel corso della campagna elettorale e delle ultime elezioni. “Esprimo la mia vicinanza a Matteo Salvini la cui assurda ed inconsistente vicenda giudiziaria, non potrà che avere un esito a Lui favorevole. Ancora una volta l’autorità giudiziaria è intervenuta su una vicenda esclusivamente politica su cui non dovrebbe minimamente interferire“, ha fatto sapere Berlusconi, in passato bersagliato dalla magistratura.
Il Pd all’attacco: “La doppia morale di Di Maio è una vergogna civile”
Va all’attacco invece il Pd che con il segretario Maurizio Martina parla di servilismo di Di Maio a Salvini pur di difendere il potere. Duro anche Matteo Renzi, che si scaglia contro il vicepremier pentastellato: “Non chiediamo a Di Maio di far dimettere #Salvini “in 5 minuti”. No! Noi diciamo solo a Di Maio che la sua #DoppiaMorale è una vergogna civile. E che manganellare via web gli avversari quando fa comodo non è politica, ma barbarie. Parlavano di onestà, dovrebbero scoprire la civiltà”, ha scritto Renzi su Twitter.
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