Salvini citofona a caccia di spacciatori (o presunti tali), la Tunisia chiede le scuse ufficiali del leader della Lega alla famiglia che ha menzionato.
Bologna, Matteo Salvini citofona a una famiglia tunisina chiedendo se ci fossero degli spacciatori. E l’iniziativa del leader della Lega rischia di trasformarsi in un caso diplomatico. A nome del Parlamento tunisino il deputato Sami Ben Abdelaali ha chiesto al leghista le scuse ufficiali.
Bologna, Salvini citofona a una famiglia tunisina in cerca di spacciatori
Accompagnato da un esercito di giornalisti a microfoni e telecamere accese, il leader della Lega Matteo Salvini, raccogliendo la segnalazione di alcuni residenti, ha citofonato a una famiglia di tunisini chiedendo se ci fossero spacciatori in casa.
Di seguito il video in questione
Il video è diventato virale facendo in pochi minuti il giro della rete e sollevando le polemiche anche da parte dell’amministrazione comunale.
Salvini, che ha menzionato anche il nome della famiglia alla quale ha citofonato, ha agito senza alcuna autorità e senza alcuna prova a sostegno della tesi che in quella casa ci fossero degli spacciatori. Un’iniziativa sicuramente d’impatto ma che viaggia al confine con la scorrettezza.
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La Tunisia chiede le scuse ufficiali di Matteo Salvini
Il deputato Sami Ben Abdelaali ha chiesto a nome del Parlamento tunisino le scuse da parte di Matteo Salvini: “Siamo sbalorditi, la Tunisia non merita un trattamento del genere“.
“Questa azione vergognosa di Salvini. E ha scatenato una grande protesta unita a manifestazioni di solidarietà nei confronti della famiglia tunisina e del minore citati per nome dall’ex, per fortuna, ministro dell’Interno”, ha concluso il deputato.