Alla vigilia dell’incontro tra Meloni e Trump, Salvini invita la premier a evitare la linea dura dell’UE e a puntare su dialogo e mediazione.
L’Italia si trova al centro di una delicata partita diplomatica. Il 17 aprile 2025, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sarà a Washington per incontrare il presidente statunitense Donald Trump. In agenda: i nuovi dazi annunciati dagli USA contro l’Unione Europea, che potrebbero colpire duramente anche l’economia italiana.

Un contesto internazionale teso
Le misure previste includono tariffe del 25% su acciaio, alluminio e automobili, e del 20% su gran parte degli altri beni importati. L’Italia, con un surplus commerciale verso gli Stati Uniti pari a circa 40 miliardi di euro, rischia di subire un impatto significativo.
In questo contesto, il governo ha rivisto al ribasso le stime di crescita del PIL per il 2025, passando dall’1,2% allo 0,6%. Una prospettiva che allarma le imprese esportatrici e solleva interrogativi sulle strategie da adottare nei confronti degli Stati Uniti e dell’Unione Europea.
La posizione di Salvini: “Dialogo e confronto, non bazooka”
Il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha scelto di intervenire pubblicamente sul tema, indicando chiaramente la direzione che, a suo avviso, Meloni dovrebbe seguire.
“La presidente del Consiglio Giorgia Meloni dovrà avere la linea del buon senso, quello che il governo italiano ha sempre tenuto, non inseguendo gli ultrà di Parigi o Bruxelles che parlano di bazooka, contro dazi e guerre commerciali”, ha dichiarato Salvini, sottolineando l’importanza di mantenere “una posizione di dialogo e di confronto tra Europa e Usa”.
Il leader della Lega ha evidenziato come “non si può aprire la guerra commerciale dei dazi a livello mondiale”, e ha insistito sulla necessità di “ridurre l’impatto sulle nostre aziende”.
“Noi abbiamo prodotti di eccellenza, non competiamo sulla quantità ma sulla qualità e quindi che il governo italiano sia protagonista di dialogo e mediazione mentre Macron e altri parlino in maniera sciagurata di contro-dazi, guerra commerciale e bazooka da tenere sul tavolo per trattare, mi rende orgoglioso”, ha aggiunto.
Salvini ha poi concluso: “Sarà una missione delicata, non c’è nulla di semplice ma fortunatamente abbiamo buoni rapporti con tutti”. E, in un altro passaggio, ha ribadito il suo sostegno alla sicurezza nazionale: “Sono assolutamente d’accordo ad aumentare gli investimenti per difendere l’Italia e gli italiani, anche più del 2%”, specificando però: “Fare debito europeo per improbabili eserciti europei che potrebbero andare improbabilmente in guerra e comprare armi in Germania e Francia, no; aumentare la nostra quota in sicurezza nazionale nella Nato sì”. Come riportato da ansa.it