Salvini: “Torneremo a far rispettare i confini”. Ma lui sconfina e irrita Meloni

Salvini: “Torneremo a far rispettare i confini”. Ma lui sconfina e irrita Meloni

Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture esagera e già inizia con le dichiarazioni mentre la premier aveva chiesto di lavorare.

Non è la prima volta che Matteo Salvini agisce fuori dai suoi confini istituzionali. Era già successo nel 2018 con il governo giallo-verde. Ora alla vigilia del voto di fiducia della premier Meloni, il ministro delle Infrastrutture si lancia in dichiarazioni sulla questione che più gli preme: i migranti e i confini. A dispetto di quanto aveva chiesto la presidente del Consiglio, ovvero di parlare poco e mettersi a lavoro (altro segno di continuità con Mario Draghi).

Giorgia Meloni aveva affidato il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti a Matteo Salvini con l’idea di togliergli la competenza sui porti e affidarla al ministero del Mare e del Sud di Musumeci. Ma il leader della Lega non ci sta e vuole occuparsi di “terra e mare”. Ospite a Porta a Porta lascia il freno e ritorna a parlare dell’immigrazione clandestina e del suo obiettivo di difendere i confini.

Matteo Salvini

FdI frena l’entusiasmo di Salvini

Nonostante non abbia ottenuto il Viminale, i colloqui con il ministero degli Interni saranno più che frequenti dato che l’attuale ministro Piantedosi è il suo ex capo di gabinetto. “Torneremo a essere un paese che fa rispettare i suoi confini”, ha detto Matteo Salvini. “Il ragionamento è salvare vite, prima di tutto, ma non è possibile che le navi di tutto il mondo arrivino unicamente in Italia”, ribadisce il vicepremier.

La conferma che la competenza sui porti e sulle coste arriva anche dal ministro del Mare Musumeci. Poi conquistata la delega sull’immigrazione, continua con le varie proposte in quota Lega come flat tax e Quota 4 e il famoso Ponte sullo Stretto. Da Fratelli d’Italia arriva lo stop per Salvini. “È legittimo fare proposte e ragionare poi insieme sulla fattibilità e sui tempi. Certamente quelle scritte nel programma comune sono priorità”.

Poi placa l’entusiasmo del leader del Carroccio. “Speriamo di riuscire a raggiungere tutti gli obbiettivi del programma nei prossimi 5 anni. Compatibilmente con le tante emergenze che dobbiamo affrontare. C’è totale armonia tra noi. Non entro nelle questioni interne dei partiti. Io alle chiacchiere preferisco i fatti.”