Nuova polemica tra Salvini e Roberto Saviano. Il vicepremier: voglio raddoppiargli la scorta che se gli toccano un’unghia poi è colpa mia.
Continua la polemica tra il ministro dell’Interno Matteo Salvini e il noto scrittore Roberto Saviano. In questi mesi di governo a guida Lega-Movimento Cinque Stelle i due si sono resi protagonisti di diversi battibecchi che hanno infiammato il dibattito pubblico. Una delle frasi dello scontro l’aveva pronunciata lo stesso vicepremier, facendo sapere di star riflettendo sull’utilità della scorta allo scrittore, costretto a vivere nell’ombra dalla pubblicazione di Gomorra.
Matteo Salvini su Roberto Saviano: voglio raddoppiargli la scorta, se gli toccano un’unghia è colpa mia
Proprio sul caso della scorta a Saviano è tornato a parlare – non senza ironia – Matteo Salvini. Intervenuto ai microfoni dei giornalisti a margine della presentazione del nuovo libro i Lilli Gruber, il ministro dell’Interno ha parlato della razionalizzazione delle scorte soffermandosi anche su Saviano. “Voglio raddoppiare la scorta a Saviano perchè se poi gli toccano un’unghia la colpa è mia“, ha dichiarato il ministro dell’Interno.
Saviano a Salvini sulla razionalizzazione delle scorte: “L’impressione è che, da fastidioso parassita, tu valga poco”
L’ultimo scontro a distanza trai due era scoppiato dopo che il Viminale aveva presentato il piano per la razionalizzazione delle scorte. “L’impressione è che, da fastidioso parassita, tu valga poco, molto poco. Non mi permetterò di guardare nomi e cognomi delle scorte“, aveva scritto sui social Roberto Saviano. Immediata la risposta di Salvini: “Ho solo chiesto di ragionare sull’ipotesi di rivedere alcune di queste 600 tutele siamo il Paese europeo più scortato, che spende più soldi e investe più uomini“.
E l’opinione pubblica si divide
L’esternazione di Salvini ha diviso l’opinione pubblica. Da una parte il capo del Viminale ha fatto sapere che la scorta a Saviano non sarà tolta, dall’altra la pungente ironia ha scatenato le polemiche della piazza mediatica. Tanti utenti dei sociale network e della rete in generale hanno puntato il dito contro il vicepriemer. La rete si divide tra chi vede Saviano come un eroe nella lotta alla criminalità organizzata e chi invece lo critica accusandolo di essersi fatto un nome sulla pelle della città. E il dibattito continua…