“Ho un brutto vizio”, Salvini gela Calenda con un retroscena inedito

“Ho un brutto vizio”, Salvini gela Calenda con un retroscena inedito

Uno scontro verbale acceso tra Matteo Salvini e Carlo Calenda scuote il pubblico: ecco cosa si sono detti sulle nomine di Donald Trump.

Durante la presentazione del nuovo libro di Bruno Vespa al Tempio di Adriano, a Roma, il confronto tra Matteo Salvini, vicepremier e segretario della Lega, e Carlo Calenda, leader di Azione, ha catturato l’attenzione del pubblico. Tema del dibattito? Le nomine della nuova amministrazione del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump.

Calenda contro Salvini: “Conosci davvero le nomine di Trump?”

Il vicepremier ha elogiato le “nomine di livello” fatte da Trump, suscitando la pronta replica di Calenda: “Qual è quello che ti appassiona della nuova classe dirigente? Quello con la croce tatuata sul petto, quello che ha ammazzato il cane a 12 anni, quello no vax… qual è la tipologia umana che ti fa dire ‘veramente questo è uno statista’?“.

A queste parole, Salvini ha replicato difendendo alcune scelte di Trump: “Non conosco né quello con la croce né quello che ha ammazzato il cane. Conosco quello che è stato indicato per il dipartimento per la sburocratizzazione, che è Vivek, un ragazzo in gambissima che insieme a Elon Musk sarà incaricato di portare avanti il progetto di modernizzazione della macchina pubblica americana. Gli altri non li conosco”.

La risposta, però, non ha soddisfatto Calenda, che ha insistito: “Ma come non li conosci? Stanno su tutti i giornali”. 

Salvini ha quindi ammesso: “Ho il brutto vizio, per garantire il mio fegato, di non leggere i giornali”.

Salvini e il “caso Musk”: GPA e cannabis nel mirino

Il leader di Azione ha poi spostato il dibattito su Elon Musk, sottolineando alcune contraddizioni: “Ma Musk è quello che tu arresteresti se viene in Italia per il reato globale di GPA? Quello che si fa le canne? È un altro”.

Come è noto, Musk ha avuto figli tramite gestazione per altri (GPA), legale negli Stati Uniti, così come il consumo di cannabis, contro cui la Lega ha condotto dure campagne.

L’affondo finale di Calenda

Nonostante i tentativi di Salvini di riportare il discorso su Trump e Vivek, Calenda ha concluso con un monito tagliente: “Sappi almeno il nome di quelli di cui fai le lodi. Perché se no ci stiamo prendendo in giro”.