Salvini-Open Arms: la pm del processo sotto scorta

Salvini-Open Arms: la pm del processo sotto scorta

Sviluppi nel caso Salvini-Open Arms con la Lega schierata col proprio leader. Intanto la pm del processo è finita sotto scorta.

Udienza per il caso Matteo Salvini e Open Arms. Il ministro deve rispondere dei reati di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per la vicenda dei migranti trattenuti a bordo della nave della ong spagnola nell’agosto 2019 di fronte all’isola di Lampedusa. Per lui i pm hanno chiesto la condanna a sei anni. Oggi è toccato a Giulia Bongiorno, avvocato della difesa, parlare. Intanto la pm del processo è finita sotto scorta.

Matteo Salvini

Salvini-Open Arms: l’udienza e il sostegno della Lega

Oggi, come detto, è il giorno della difesa di Salvini nel processo Open Arms. A Palermo, il leader della Lega si è presentato davanti alla Procura “a testa alta” e “senza paura, per l’Italia e per gli italiani” come da lui stesso dichiarato in un post su X.

Intanto, in piazza Politeama a Palermo è andata in scena una manifestazione della Lega per solidarietà a leader del Carroccio. In piazza sono stati presenti i ministri Giuseppe Valditara, Roberto Calderoli e Giancarlo Giorgetti, oltre a parlamentari nazionali e regionali della Lega.

Durante l’udienza è intervenuta la difesa del leghista, Giulia Bongiorno che tra le varie parole dell’arringa ha detto: “Open Arms ha avuto innumerevoli possibilità di fare sbarcare i migranti ma ha opposto innumerevoli rifiuti. La nave ha scelto di bighellonare invece di recarsi nel suo stato di bandiera che era la Spagna”.

La pm sotto scorta

Come riportato dall’Ansa, intanto, a seguito della valanga di insulti e minacce social arrivate dopo la richiesta di pena fatta dalla Procura di Palermo al processo al ministro Matteo Salvini, imputato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio, è stata assegnata la scorta alla pm Giorgia Righi, una delle magistrate che rappresenta l’accusa. L’Ansa ha spiegato che la Righi, che fa anche parte della Direzione Antimafia, era l’unica del pool a non essere ancora tutelata.