Il leader della Lega Matteo Salvini torna sugli scontri a Roma del 9 ottobre: “Chiederò a Draghi di guidare un percorso di pacificazione nazionale”.
In occasione della conferenza stampa del Centrodestra a Roma in vista del ballottaggio tra Michetti e Gualtieri, il leader della Lega Matteo Salvini è tornato a parlare degli scontri avvenuti nella Capitale nella giornata del 9 ottobre facendo sapere di aver chiesto un incontro al Presidente del Consiglio Mario Draghi.
Scontri a Roma, Matteo Salvini: “Sono preoccupato, così il Paese non va lontano”
“Io sono preoccupato e ho chiesto un incontro a Draghi perché il Paese così non va lontano. Il 30 ottobre Roma è sulle tv di tutto il mondo con il G20 e noi come ci presentiamo? Non possiamo fallire, però se non fermiamo un disadattato con il braccialetto elettronico io sono preoccupato“, ha dichiarato Matteo Salvini nel corso della conferenza stampa del Centrodestra a Roma parlando degli scontri del 9 ottobre e facendo riferimento evidentemente a Castellino. “Chiederò al presidente Draghi di guidare un percorso di pacificazione nazionale“.
Salvini ha commentato anche le notizie sullo scioglimento di Forza Nuova chiesto da diversi partiti politici che hanno presentato mozioni mirate chiedendo lo smantellamento del movimento di estrema destra. Il leader della Lega ha chiesto invece un intervento per lo scioglimento di tutte le organizzazioni eversive.
“Qui c’è gente che organizza manifestazioni politiche il giorno prima del voto. Le organizzazioni eversive vanno sciolte tutte, qui si fa una mozione che condanna una parte e si dimentica l’altra e non fa un buon servizio all’Italia. Se andiamo avanti così non facciamo un buon servizio al Paese, ne parlerò con il premier“, prosegue il leader della Lega.
Il leader della Lega: “Di alcuni ministri non mi fido”
“Tirare fuori gli scheletri dal passato non fa bene all’Italia e non fa bene al governo. E siccome di alcuni ministri non ho particolare stima né fiducia, ne parlerò con il manager, l’amministratore delegato di questo governo, non può permettere che l’Italia vada incontro a problemi enormi“, aggiunge Salvini.
“Non siamo riusciti a fermare un disadattato con il Daspo, allora io sono preoccupato. Ilva, Alitalia, la revisione del catasto, 120 milioni di cartelle esattoriali di Equitalia in partenza… Ho chiesto un incontro al presidente Draghi perché prevenire è meglio che curare. Altrimenti puoi avere anche un genio come premier, ma se la macchina è fuori controllo non vai lontano”, ha concluso Matteo Salvini.