Protesta senza precedenti pro Salvini: maglietta nera e scritta, le immagini

Protesta senza precedenti pro Salvini: maglietta nera e scritta, le immagini

Da Bruxelles arriva la protesta pro Matteo Salvini da parte del gruppo Patrioti che difende il vicepremier sul caso Open Arms. Le immagini.

Mancano poche ore al giorno della sentenza sul caso Open Arms legata al vicepremier Matteo Salvini. Per questa ragione, direttamente da Bruxelles, dove è attualmente in corso la riunione pre-Consiglio Ue del gruppo dei Patrioti, ecco arrivare una protesta senza precedenti in favore del Ministro dei Trasporti. Lo stesso leader della Lega ha condiviso le immagini di quanto è accaduto.

Matteo Salvini

Protesta pro Salvini da parte del gruppo Patrioti

A Bruxelles è in corso la riunione pre-Consiglio Ue del gruppo dei Patrioti. A prendere parte alla giornata anche il leader della Lega Matteo Salvini. Prima dell’inizio, però, i partecipanti hanno scattato una foto per esprimere solidarietà al ministro dei Trasporti e vice premier italiano in merito alla ormai prossima sentenza legata al caso Open Arms per il quale il vicepremier rischia fino a 6 anni di carcere per sequestro di persona e per rifuto d’atti d’ufficio.

Le immagini e il commento

Come è stato possibile vedere anche dai profili social dello stesso Matteo Salvini, i Patrioti hanno posato per una foto in cui hanno fatto vedere una maglietta nera con l’immagine del leghista in stile “taglia” del Far West.

Non solo. Oltre alla t-shirt, in essa era presente, stampata, una scritta ben evidente che recitava: “Colpevole di aver difeso l’Italia“. Sul retro della maglia, invece, era riportato l’art. 52 della Costituzione: “La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino” e anche l’hashtag #iostoconsalvini.

Lo stesso vicepremier ha condiviso, come detto, quanto accaduto con immagini e video e ha scritto in un post: “Qui Bruxelles, al summit dei Patrioti. Grazie di cuore per il sostegno, sapere di avere alleati in tutta Europa uniti per questa battaglia mi rende ancora più orgoglioso. Domani andrò a Palermo a testa alta, senza paura, perché difendere i confini è un dovere, non un reato“.