Le parole del Presidente della Repubblica Mattarella e la replica di Matteo Salvini. Arrivano le parole del vicepremier.
Sono ore di tensione per la politica italiana. In occasione della cerimonia di apertura della 50esima edizione della Settimana social dei Cattolici in Italia, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella aveva offerto diversi spunti di riflessione sui valori democratici facendo riferimento anche ai rischi di “assolutismo della maggioranza”. In questo senso, ora, è arrivata la risposta di Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega.
Salvini, la replica a Mattarella
In occasione di un evento tenutosi a Cortina d’Ampezzo in vista dei sopralluoghi tecnici ai cantieri delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026, Salvini ha risposto ad alcune domande dei cronisti presenti che hanno fatto riferimento proprio alle frasi di Mattarella: “Assolutismo? Siamo in democrazia, il popolo vota, il popolo vince, il popolo decide. E chi è scelto per governare, governa. Non faccio filosofia, faccio politica. Semmai qui c’è il problema della dittatura delle minoranze, non il contrario”, ha detto il vicepremier.
E ancora: “In Italia come in Francia chi prende i voti governa, nel rispetto delle regole, della democrazia, delle minoranze, della trasparenza, però penso che il richiamo potesse essere fatto ad altri, ma non sicuramente alla situazione italiana”, ha aggiunto come riportato dal Corriere della Sera. “Anzi, c’è la minoranza che spesso e volentieri si comporta da maggioranza, pretendendo di imporre alla maggioranza politica e culturale del paese il suo modo di vivere e ragionare. Semmai quindi qua c’è il problema della dittatura delle minoranze, non il contrario”.
L’abbonamento Rai
Tra gli altri temi affrontati, anche quello del canone Rai: “L’abbassamento e l’abolizione è nel programma della Lega da 30 anni”, ha detto Salvini. “Naturalmente devi trovare delle altre fonti di finanziamento, quindi la pubblicità. Forza Italia parla di Mediaset, li capisco. A me interessa che tutti possano lavorare, però il servizio pubblico lo pagano tutti i cittadini italiani”.
E ancora: “Già abbiamo abbassato il canone con la scorsa legge di bilancio. Se riusciremo ulteriormente ad abbassarlo, perché per molte famiglie anche quelle poche decine di euro possono essere significative, aumentando gli introiti pubblicitari, il cittadino non spende niente, ed il privato decide dove investire in pubblicità”.