Salvini chiude il Meeting di Rimini con un focus sul Ponte sullo Stretto, la rottamazione delle cartelle esattoriali e il piano casa.
Al termine del Meeting di Rimini, Matteo Salvini ha preso la scena con un intervento ricco di spunti politici, economici e infrastrutturali. Come riportato da ilgiornale.it, ultimo ospite di rilievo dell’evento, il vicepremier ha parlato con tono disteso, facendo anche riferimento al presidente francese Macron: “Magari gli hanno tradotto male attaccati al tram”, ha ironizzato, aggiungendo subito dopo: “sulla Francia non dico nulla fino all’8 settembre”, quando il governo transalpino sarà chiamato al voto di fiducia.
Il passaggio sul conflitto russo-ucraino è stato netto: “Posso solo ribadire che il governo italiano tutto, non il ministro Salvini, non manderà mai un soldato italiano a combattere, a sparare, a morire in Russia o in Ucraina”. Una dichiarazione che ribadisce la posizione unitaria dell’esecutivo.

Il Ponte sullo Stretto: obiettivo entro sette anni
Nel corso della visita agli stand del MIT, Salvini ha toccato il tema più caro al suo dicastero: “Questa volta lo realizzeremo. Ma servirà tempo: occorrono sette anni per costruirlo”. Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina torna dunque al centro del dibattito politico, tra promesse di cantieri avviati entro settembre e prospettive occupazionali. Non manca una critica al sistema italiano: “Solo in Italia si riesce a litigare sui ponti, sulle gallerie, sugli svincoli”.
L’auspicio per il 2026 è chiaro: “Conto, l’anno prossimo, a Dio piacendo, di essere a Rimini con un padiglione ancora più importante con tanti nuovi cantieri aperti e con la posa della prima pietra del ponte sullo Stretto di Messina”. Un’opera che Salvini definisce “una grande opera che riporterà gli ingegneri in Italia”.
Rottamazione cartelle e piano casa al centro del Cdm
Guardando alle misure economiche, Salvini ha annunciato: “Tra le priorità ci sarà la rottamazione delle cartelle esattoriali”. Inoltre, ha evidenziato l’intenzione di “rivedere il calcolo ISEE a vantaggio delle famiglie”. Proposte che sembrano incontrare il favore del pubblico e che, secondo una nota della Lega, saranno parte integrante dell’incontro odierno in Consiglio dei Ministri con Giorgia Meloni.
Infine, rispondendo a Mario Draghi, Salvini ha concluso: “Condivido le critiche di Draghi ma penso sia meglio una comunità di eguali che una società di diseguali”. Un’idea di Europa diversa, basata su sovranità e cooperazione.