Caso Sangiuliano: Maria Rosaria Boccia a rischio processo
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Sangiuliano, la verità sulle umiliazioni subite: Maria Rosaria Boccia a rischio processo

Maria Rosaria Boccia

Il caso Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia: la verità su quanto subito dall’ex Ministro della Cultura. I 33 episodi.

L’ex Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, aveva raccontato di aver pensato anche al suicidio a seguito del caso legato a Maria Rosaria Boccia. Ora se ne comprende davvero anche il motivo. La Procura ha notificato all’imprenditrice napoletana l’atto di conclusione delle indagini che solitamente precede la richiesta di rinvio a giudizio. La Boccia rischia di finire sotto processo per accuse che comprendono anche il reato di stalking ai danni del giornalista Rai.

L'ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano
Gennaro Sangiuliano in giacca e cravatta – newsmondo.it

Sangiuliano: Maria Rosaria Boccia a rischio processo

Il caso legato all’ex Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano e a Maria Rosaria Boccia sembrano essere ad una svolta: il procuratore aggiunto Giuseppe Cascini e le sostitute Giulia Guccione e Barbara Trotta contestano alla donna anche i reati di lesioni, interferenze illecite nella vita privata e diffamazione oltre a quello di stalking.

Tra i vari capi di imputazione c’è anche un capitolo relativo a false dichiarazioni nel curriculum che la Boccia aveva redatto per l’organizzazione di eventi. Nel procedimento risultano parti offese Sangiuliano, la moglie e l’ex capo di gabinetto del dicastero, Francesco Gilioli.

I 33 episodi contestati: le umiliazioni a Sangiuliano

Da quanto si apprende, la tormentata estate 2024 di Sangiuliano è stata riepilogata in 33 dettagliati episodi di stalking aggravato più che sufficienti a indurre “pensieri suicidi” nel titolare – all’epoca dei fatti – del prestigioso dicastero della Cultura, a modificarne le abitudini e a causare il forfait politico con dimissioni tanto penose quanto irrevocabili.

Nel capo di imputazione relativo allo stalking a carico dell’imprenditrice Boccia i pm scrivono che l’indagata “con condotte reiterate ossessive e di penetrante controllo della vita privata, professionale e istituzionale rivolte verso Sangiuliano – con cui intratteneva una relazione affettiva extraconiugale e anche successivamente alla definitiva rottura dei rapporti – cagionava nello stesso un perdurante e grave stato di ansia e paura che si estrinsecava in un forte stress, un notevole dimagrimento, pensieri suicidi, modo tale da costringerlo ad alterare le proprie abitudini di vita, compromettendone la figura pubblica, inducendolo a rassegnare le dimissioni dalla carica istituzionale”.

Tra gli episodi maggiormente umilianti, quello che si sarebbe verificato durante una trasferta a Sanremo in cui lei lo obbliga ad una seduta al bagno a “porta aperta” pur di mantenere il millimetrico controllo sulle di lui azioni. Di fatto Sangiuliano era stato “costretto a defecare con la porta aperta”.

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ultimo aggiornamento: 22 Luglio 2025 10:42

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