Flavio Briatore attacca i cantanti di Sanremo 2025 che criticano Giorgia Meloni e il governo, definendoli “poveracci” in cerca di visibilità.
Il Festival di Sanremo è da sempre uno degli eventi più seguiti in Italia, un palcoscenico non solo musicale, ma anche mediatico e sociale. Negli anni, il palco dell’Ariston è stato utilizzato più volte dagli artisti per esprimere opinioni politiche, generando dibattiti che spesso travalicano il contesto musicale. L’edizione del 2025 non fa eccezione, con alcuni cantanti che hanno approfittato della visibilità del festival per criticare apertamente il governo e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
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La politica sul palco di Sanremo
Sanremo non è nuovo a dichiarazioni politiche da parte degli artisti. In passato, cantanti e ospiti hanno espresso opinioni su temi sociali, diritti civili e governi in carica, generando sempre un forte dibattito pubblico. Per alcuni, questo rappresenta un legittimo esercizio della libertà di espressione, mentre per altri si tratta di una strumentalizzazione di un evento che dovrebbe essere esclusivamente dedicato alla musica.
L’edizione del 2025, però, ha visto un’intensificazione delle critiche rivolte al governo Meloni. Tra gli interventi più discussi, spicca quello della cantante Elodie, che, rispondendo a una domanda su un’ipotetica preferenza elettorale per Meloni, ha affermato: “Nemmeno se mi tagliassero la mano”.
La reazione di Flavio Briatore
A intervenire sulla questione è stato Flavio Briatore, noto imprenditore ed ex manager di Formula 1, che ha deciso di dire la sua con un video pubblicato sui suoi canali social. Nel filmato, Briatore ha criticato duramente quei cantanti che hanno usato il palco sanremese per attaccare il governo, accusandoli di cercare visibilità:
“Tutti guardiamo Sanremo, chi più chi meno. C’è un nuovo fatto a Sanremo, c’è un metodo nuovo. Per farsi notare, qualche cantante che artisticamente non sarebbe notato spara sul nostro primo ministro per far parlare di sé. Spara sul governo. Per me sono dei poveracci, perché la politica non c’entra nulla con il Festival di Sanremo.”
L’imprenditore ha poi difeso il lavoro di Giorgia Meloni, elogiando la sua reputazione a livello internazionale:
“Sparare sulla nostra premier che sta facendo un lavoro incredibile… La sua reputazione all’estero è altissima, non abbiamo mai avuto un primo ministro con una reputazione del genere.”
Infine, Briatore ha liquidato la questione con una battuta: “Questi artisti mi fanno ridere, sono dei poverini e finisce lì. Ciao ragazzi… e viva il primo ministro.”
Le dichiarazioni di Briatore hanno immediatamente acceso il dibattito, dividendo l’opinione pubblica tra chi condivide il suo punto di vista e chi, invece, difende il diritto degli artisti di esprimere liberamente il proprio pensiero, anche in un contesto come Sanremo.
Indipendentemente dalle posizioni, una cosa è certa: Sanremo 2025 si conferma ancora una volta un evento non solo musicale, ma anche politico e sociale, capace di generare discussioni ben oltre il perimetro dell’Ariston.