Santoro: "La stampa italiana è schierata con le posizioni interventiste"
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Santoro: “La stampa italiana è schierata con le posizioni interventiste”

Michele Santoro

Michele Santoro si scaglia contro l’invio di armi e le posizioni interventiste italiane dettate dalla strategia americana.

Il giornalista Michele Santoro parla dell’intervista a Lavrov su Rete4 e parla di scoop per la rete Mediaset. “Qualunque giornalista l’avrebbe voluta fare. Io per primo.” dichiara Santoro. Lui che di talk show politici ne capisce molto perché ci ha lavorato per anni, non si è scandalizzato dall’esclusiva che ha avuto Zona Bianca nell’intervistare il ministro degli esteri russo.

Per il giornalista non è stato sbagliato invitare Lavrov. Più che altro erano sbagliate le domande. Lui si sarebbe soffermato più sulle condizioni di pace che sulla questione nazismo. Inoltre, Santoro non si sconvolge nemmeno sull’ipotesi che Lavrov abbia scelto una rete Mediaset per la vecchia amicizia tra Putin e Berlusconi. “Anche se fosse così non ci vedrei nulla di scandaloso. Un giornalista deve usare ogni messo a sua disposizione per arrivare all’obiettivo.

Piuttosto per Santoro si è verificato che come al solito chi intervista un nemico viene considerato complice di quest’ultimo, “perché la stampa italiana è schierata con le posizioni interventiste“. Qui il giornalista parla per esperienza personale perché anche lui viene messo tra i filoputiniani italiani. Santoro lunedì ha organizzato una manifestazione “Pace proibita” contro “l’informazione omologata”. Come lui stesso ha dichiarato per dare voce a chi è non è rappresentato nei media e in politica.

Michele Santoro
Michele Santoro

L’Italia deve spezzare le catene con gli Usa

Il polverone alzato dall’intervista ha diviso il mondo dell’informazione tra chi ha criticato Brindisi, chi la stampa italiana e chi si è limitato ad indignarsi per le dichiarazione del ministro russo. Ma Santoro sottolinea che “come c’è libertà di espressione ci deve essere libertà di critica.” Poi continua attaccando la politica. “Dietro l’indignazione ci sono motivazioni politiche: c’è il bellicismo delle parole che nasconde la sostanziale impotenza dei nostri politici: l’Italia è una ruota del carro, le armi vere le stanno inviando gli americani”.

Proprio sugli Usa, il giornalista annuncia che l’Italia deve “spezzare le catene che ci legano alla strategia americana e si metta in prima linea nell’attività diplomatica.” Prende così le parti del Papa e ribadendo la sua contrarietà all’invio di armi in Ucraina.

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ultimo aggiornamento: 4 Maggio 2022 15:38

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