Sanificare il volante dell’auto è essenziale per prevenire la proliferazione di batteri: ecco perché e come farlo correttamente.
Mantenere puliti gli ambienti in cui trascorriamo molto tempo, come il volante dell’auto e il resto dei suoi interni, è fondamentale per la salute. Tuttavia, molti automobilisti si concentrano sulla pulizia esterna, trascurando elementi cruciali che accumulano facilmente sporco e batteri.
Ti sei mai chiesto perché le auto elettriche non hanno la ruota di scorta? Anche in questo caso, come per la sanificazione dell’auto, la risposta è semplice. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla pulizia del volante.
Perché è importante sanificare il volante dell’auto
Diversi studi, come riportato da Motorinews24.com, hanno dimostrato l’importanza di igienizzare il volante con frequenza. In particolare, una ricerca condotta dai ricercatori della Queen Mary University di Londra ha rivelato un dato sorprendente: su un volante sporco possono essere presenti batteri in quantità fino a dieci volte superiore rispetto a quelli trovati sulla tavoletta del water di un bagno pubblico.
Questo dato dovrebbe far riflettere chiunque utilizzi l’auto ogni giorno. Il volante, infatti, viene toccato costantemente con mani che possono essere sporche o contaminate da batteri presenti su altre superfici. Ignorare la pulizia di questa parte dell’auto significa esporre sé stessi e i passeggeri a rischi inutili per la salute.
Come sanificare correttamente il volante
Sanificare il volante è un’operazione semplice e veloce, che richiede solo pochi minuti. Il primo passo è utilizzare un panno pulito in cotone o microfibra, leggermente inumidito con acqua e un detergente specifico per superfici.
In alternativa, esistono in commercio salviette igienizzanti usa e getta, già pronte all’uso e simili a quelle per neonati. Queste salviette contengono una soluzione detergente e rappresentano una soluzione pratica e immediata.
Dopo la pulizia, è importante asciugare bene la superficie utilizzando un altro panno pulito in cotone o microfibra. Questo metodo può essere applicato anche ad altre parti interne dell’auto, come la leva del cambio, le levette dei tergicristalli, i comandi delle luci e i vari pulsanti presenti nell’abitacolo.
