Sara Buratin, l’ultimo messaggio shock del killer prima dell’agguato

Sara Buratin, l’ultimo messaggio shock del killer prima dell’agguato

Il femminicidio di Sara Buratin messo in atto da Alberto Pittarello si arricchisce di un altro dettaglio: l’ultimo orribile messaggio del killer.

Ci sono ancora tante domande senza risposta per quanto concerne il caso del femminicidio a Bovolenta di Sara Buratin, la donna di 41 anni uccisa a coltellate dal compagno, Alberto Pittarello. Proprio sull’uomo ci sarebbero novità ed in particolare quello che sarebbe stato il suo ultimo messaggio prima di compiere il terribile agguato mortale.

Sara Buratin, l’ultimo messaggio di Pittarello

Prima delle dieci di martedì mattina, Alberto Pittarello ha cercato di parlare con un amico. Questa la novità che arriva sul caso della morte di Sara Buratin.

L’uomo, accusato di aver ucciso la compagna a coltellate, avrebbe cercato una persona a lui cara, con cui, forse, sfogarsi prima di compiere il terribile gesto.

Secondo le ricostruzioni riprese da Il Gazzettino e dal Corriere della Sera, Pittarello avrebbe avuto uno scambio di battute veloci, forse, per provare a “sviare” quelle che sarebbero potute essere le successive indagini sul suo conto.

Pare che Pittarello abbia mandato un messaggio semplice e breve all’amico: “Come va?”. L’uomo si trovava a lavoro e non gli ha risposto e quindi ha rinviato la conversazione. Un dialogo che, però, come noto, non avverrà mai.

Quel messaggio sarebbe stato quindi l’ultimo gesto fatto da Pittarello prima di arrivare alla fase di “non ritorno” con l’uccisione della compagna Sara, madre di sua figlia, e prima di gettarsi col suo furgone nel fiume per togliersi la vita.

L’incredulità dei colleghi di Pittarello

Il Gazzettino ha ripreso anche lo stupore dei colleghi del killer che lavorava in un’azienda, alla Duò srl di Ponte San Nicolò.

“Lunedì Alberto ci aveva salutato così, come tutte le sere, come una giornata normale. Poi martedì abbiamo saputo cos’aveva fatto. E siamo rimasti senza parole”, ha spiegato la responsabile del posto. “Cosa gli sia passato per la testa non lo so. Lunedì ci ha salutato come una giornata qualunque. Negli ultimi giorni era un po’ meno allegro del solito, ma niente di particolare. Tutti hanno i loro periodi storti. Non ci aveva detto niente sulla compagna, non sapevamo si fossero lasciati. Da lui non mi sarei mai aspettata una cosa del genere, non era proprio la persona che pensi possa compiere un delitto simile”.

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