Scandalo dossieraggio, Crosetto ferma Nordio: "C'è tempo"
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Scandalo dossieraggio, Crosetto ferma Nordio: “C’è tempo”

Guido Crosetto

Crosetto e Nordio: verso una nuova commissione di inchiesta.

In un contesto di crescente attenzione verso la sicurezza delle informazioni e la cybersicurezza, Guido Crosetto, ministro della Difesa del Fratelli d’Italia (Fdi), appoggia l’iniziativa annunciata dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio riguardante la formazione di una commissione di inchiesta sui dossieraggi.

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Questa mossa si propone di ristabilire la credibilità delle istituzioni e fornire al Parlamento gli strumenti legislativi per prevenire futuri abusi. “Penso come Nordio che sia necessaria per ricostruire la credibilità delle istituzioni e per consentire al Parlamenti di lavorare sugli strumenti legislativi con cui impedire altri abusi in futuro.,” ha dichiarato Crosetto in un’intervista a La Stampa, evidenziando l’importanza di questa iniziativa.

Guido Crosetto
Guido Crosetto

La visione di Crosetto sull’inchiesta dossieraggio

Tuttavia, Crosetto sottolinea che: “C’è un tempo per ogni cosa” e mette in guardia contro il rischio che la costituzione di tale commissione possa interferire o rallentare le indagini in corso guidate da Cantone, così come i lavori già avviati da Copasir e Antimafia.

La sua preoccupazione principale è: “La costituzione di una commissione di inchiesta può richiedere tempi lunghi anche perchè spesso questi organi hanno fatto comodo a molti in Parlamento per lo scontro politico“.

Legislazione e cybersicurezza: un impegno condiviso

In linea con la premier Giorgia Meloni, Crosetto enfatizza l’importanza di un’azione legislativa tempestiva per rafforzare la cybersicurezza e gestire la divulgazione di informazioni riservate attraverso i media.

Alla luce delle falle emerse – aggiunge– direi proprio che è compito del Parlamento.” Questo commento rispecchia la consapevolezza della vulnerabilità attuale e la determinazione a migliorare la protezione delle informazioni sensibili a livello nazionale. Il ministro della Difesa non manca di criticare il ruolo di alcuni media, accusandoli di condurre una “lotta politica più che informazione” e di tentare di delegittimare l’avversario politico, talvolta attraverso la diffamazione.

Crosetto pone l’accento sul problema rappresentato da giornalisti che si trasformano in strumenti di logiche estranee all’informazione autentica o che ricevono compensi da fonti oltre i loro editori. “Qui occorre capire come e perché, per difendere l’informazione vera,” conclude, sottolineando l’importanza di salvaguardare l’integrità e la credibilità dell’informazione nel contesto politico e sociale.

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ultimo aggiornamento: 10 Marzo 2024 9:41

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