Scandalo del sangue infetto in Gran Bretagna tra gli anni ’70 e ’90: oltre 30 mila contagiati e 3 mila morti.
Tra gli anni ’70 e ’90, La Gran Bretagna ha vissuto uno dei più grandi scandali sanitari della sua storia: la somministrazione di sangue infetto da HIV e epatite. Questo terribile evento ha causato la morte di oltre 30 mila persone, molte delle quali erano pazienti che necessitavano di trasfusioni di sangue per varie ragioni, inclusi incidenti e interventi chirurgici.
Il rapporto dell’Infected Blood Inquiry, pubblicato oggi, ha rivelato che le autorità sanitarie britanniche erano a conoscenza dei rischi legati al sangue infetto, ma non hanno adottato misure adeguate per prevenire il disastro. Il giudice Brian Langstaff, autore del rapporto, ha dichiarato che “in gran parte, anche se non del tutto, si sarebbe potuto evitare“. Come riferito da affaritaliani.it
Un fallimento sistemico
Il rapporto, lungo più di 2.500 pagine, descrive un vero e proprio “catalogo di fallimenti” che ha avuto conseguenze devastanti per le vittime e le loro famiglie. Tra le numerose falle del sistema, emerge la mancata verifica dei donatori di sangue. L’importazione di prodotti sanguigni dagli Stati Uniti (dove venivano usati donatori ad alto rischio come tossicodipendenti e prigionieri), e l’effettuazione di trasfusioni non necessarie.
Langstaff ha evidenziato come, nonostante fosse noto sin dagli inizi degli anni ’80 che l’AIDS poteva essere trasmesso attraverso il sangue infetto, i governi e gli operatori sanitari non abbiano fatto abbastanza per ridurre i rischi. Questo ha portato a un disastro sanitario senza precedenti nella storia del Servizio Sanitario Nazionale (NHS). Come riportato da affaritaliani.it
Insabbiamenti e conseguenze in Gran Bretagna
Non solo le autorità non hanno agito per prevenire il disastro, ma ci sono state anche prove di tentativi di insabbiamento. Nel 1993, funzionari del dipartimento della sanità distrussero documenti rilevanti. “La risposta alla domanda: ‘C’è stato un insabbiamento?’ è che c’è stato“, ha affermato Langstaff. Non si trattava di una cospirazione orchestrata, ma di un insabbiamento più sottile e pervasivo, con implicazioni agghiaccianti. Come da fonte affaritaliani.it
Langstaff ha descritto la sofferenza delle vittime come “terrificante“, aggravata da ripetute smentite e false assicurazioni. La verità veniva spesso rivelata in modo insensibile e inappropriato, anni dopo i fatti.
“Le persone hanno riposto la loro fiducia nei medici e nel governo e quella fiducia è stata tradita“, ha dichiarato Langstaff in conferenza stampa. Ha inoltre raccomandato che le vittime vengano risarcite. Il governo britannico, domani, dovrebbe annunciare un pacchetto di compensazioni del valore di circa 10 miliardi di sterline.