Scattano le indagini sulla speculazione in corso per quanto riguarda il consistente aumento delle accise in determinati beni di consumo.
Il ministro delle Infrastrutture italiano nonché leader Lega ha denunciato una “speculazione in corso” sul prezzo delle accise. Alla luce dei prezzi praticati dai furbetti sul carburante, sono scattati numerosi controlli. Lo hanno riferito anche alcune fonti del Mef, che hanno confermato l’invio del mandato alla Gdf per effettuare i dovuti controlli.
La denuncia di Salvini
Il ministro delle Infrastrutture rincara la dose: “Evidentemente c’è qualcuno che fa il furbo”. E annuncia: “Sulle accise parleremo con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Sicuramente c’è della speculazione in corso sulla benzina, ed è bene che la Finanza faccia dei controlli”.
Poi prosegue: “Non ci possono essere distributori che vendono la benzina a 1,70 e altri a 2,40. Evidentemente c’è qualcuno che fa il furbo. Porterò il ragionamento a livello di governo”. In questa situazione, la Procura di Roma ha aperto un fascicolo d’inchiesta in cui indaga sugli aumenti, compresi quelli del carburante.
Scattano le indagini
Del caso si sta occupando il nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Roma. Lo scopo dell’inchiesta è quello di indagare sugli aumenti spropositati che si stanno presentando in determinati settori, e capire il motivo per cui i prezzi praticati sono così alti.
A breve ai pm di Roma sarà presentato l’esposto presentato dal Codacons in 104 procure. Nell’esposto in questione si richiede “di indagare sui prezzi di benzina e gasolio allo scopo di accertare eventuali speculazioni o rialzi ingiustificati dei listini”.
Alcune fonti del Mef hanno confermato che il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha dato il via ad una serie di controllo per quanto riguarda i prezzi praticati dai gestori delle pompe di carburante. L’esito dell’indagine verrà reso noto durante il corso della prossima settimana.