GB, cento scienziati contro le riaperture

GB, cento scienziati contro le riaperture

Scienziati contro le riaperture decise da Johnson. In una lettera è stato chiesto di fare un passo indietro sul ‘Freedom day’.

LONDRA (INGHILTERRA) – Scienziati contro le riaperture decise da Boris Johnson. In una lettera, citata dal Corriere della Sera, gli esperti hanno chiesto al premier inglese di fare un passo indietro sul Freedom day del 19 luglio. Nella missiva è precisato che l’eliminazione delle restrizioni dovrebbe portare ad un aumento dei contagi e suscitare nei pazienti problemi cronici e disabilità legati al long covid.

Tuttavia – si precisa nella lettera – l’intenzione del governo di allentare le misure significa che l’immunità sarà ottenuta mediante vaccinazione per alcune persone ma tramite infezione naturale per altre (prevalentemente i giovani)“.

Nessun passo indietro di Johnson

Nonostante questo appello, Boris Johnson non sembra essere intenzionato a fare passi indietro. Il premier inglese si è detto consapevole che i contagi potrebbero aumentare con la decisione di riaprire tutto, ma la diminuzione della pressione sui servizi sanitari ha portato il presidente britannico a prendere questa decisione.

Il 19 luglio, quindi, in Gran Bretagna si ritornerà alla normalità con l’addio a tutte le restrizioni. Una decisione che potrebbe durare, però, solo qualche settimana. In caso di una nuova impennata dei casi gravi, non si esclude la possibilità di far tornare alcune misure come la mascherina al chiuso.

Boris Johnson

La Francia sconsiglia i viaggi in Spagna e in Portogallo

Per paura di una nuova impennata dei casi, la Francia ha sconsigliato i viaggi in Spagna e Portogallo. A dirlo, riportato dall’Adnkronos, è stato il ministro degli Affari europei Clement Beane. Dall’esponente del governo Macron il consiglio di passare l’estate nel Paese transalpino oppure in zone dove la pandemia è sotto controllo.

Nessun divieto ufficiale, al momento, ma solo un consiglio ai cittadini. Ma in futuro non si escludono delle restrizioni nei confronti degli Stati che hanno numeri alti.

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