In uno dei giorni più caldi che anticipano le festività, partono gli scioperi per il commercio e il turismo: un grido per il rinnovo del contratto.
In uno dei giorni più intensi per il commercio, a soli tre giorni dal Natale, oltre 5 milioni di persone sono state chiamate alla mobilitazione da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs per lo sciopero del settore terziario. Una protesta spinta dal mancato rinnovo del contratto nazionale, che per anni è stato posticipato.
Partono gli scioperi: “Il contratto ci spetta!”
“Il contratto ci spetta!”. Così i sindacati del settore terziario hanno deciso di chiamare lo sciopero, che coinvolge anche la distribuzione moderna organizzata, la distribuzione cooperativa, gli alberghi, i pubblici esercizi, la ristorazione collettiva e commerciale, le agenzie di viaggi e le aziende termali.
Nonostante la manifestazione però, l’associazione della distribuzione moderna organizzata Federdistribuzione, ha assicurato che “i negozi saranno aperti”, impegnandosi a ridurre al massimo i disagi per i clienti.
Un’ottima notizia per i consumatori italiani, che quest’anno sono carichi per fare acquisti. Pur essendo ormai agli sgoccioli, c’è ancora chi ha necessità di lanciarsi nello shopping: un’occasione che l’Italia non può perdere.
Cisl: “Sciopero legittimo e sacrosanto”
E dopo un mese carico di manifestazioni – tra le braccia incrociate dei lavoratori del trasporto prima e dei medici poi – l’Italia continua ad essere in perenne rivolta. Le manifestazioni si sono svolte in diverse città italiane, tra cui Roma, Napoli, Milano e Palermo.
Il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, ha definito lo sciopero “legittimo e sacrosanto”, sottolineando l’importanza di tutelare i salari dall’inflazione e di innovare le relazioni sindacali in questo settore centrale e strategico per l’economia del Paese.
Sbarra ha inoltre esortato le associazioni datoriali a rispondere alle richieste precise dei sindacati di categoria e a riprendere immediatamente il confronto e le trattative per garantire ai lavoratori dei comparti il diritto alla contrattazione.