Sciopero rimandato al 15 dicembre: continua lo scontro con Salvini

Sciopero rimandato al 15 dicembre: continua lo scontro con Salvini

Continua il braccio di ferro tra Matteo Salvini e i sindacati: tensione alle stelle per lo sciopero del 15 dicembre.

Clima bollente tra Matteo Salvini e il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Dopo la precettazione imposta dal ministro, lo sciopero del trasporto pubblico previsto per il 27 novembre è stato posticipato al 15 dicembre, passando da 24 a 4 ore. Ma i rapporti tra politica e sindacati si fanno sempre più tesi.

Salvini: “Farò tutto ciò che la legge permette”

A margine del convegno della fondazione per la sussidiarietà delle infrastrutture in Torre Pwc, a Milano, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, mira ancora a ridurre al massimo i disagi per i cittadini. Disagi che, a fronte di continui scioperi, non cesseranno di esserci.

“Il diritto allo sciopero continuerò a garantirlo perché la Costituzione lo prevede, però penso all’altro sciopero annunciato per venerdì 15 dicembre sotto Natale: farò tutto quello che la legge mi permette per ridurre al minimo i disagi”, dichiara il ministro.

Salvini continua imperterrito a cercare di bloccare quanto più possibile queste manifestazioni, che rischiano di lasciare a piedi 20 milioni di italiani per rivendicazioni che, secondo quanto dichiarato, sono “spesso politiche e non sindacali”.

Verso una seconda precettazione?

A chi gli chiede se si andrà verso un’altra precettazione, Matteo Salvini risponde: Una cosa alla volta, intanto sono contento che questo lunedì la gente possa viaggiare. Poi su quanto sia utile fermare il Paese per 24 ore il penultimo venerdì prima di Natale lo valuterò“. 

Una prima lettera di precettazione è stata già firmata, infatti, nei giorni scorsi, obbligando i sindacati dell’Usb a ridurre lo sciopero – poi posticipato al 15 dicembre – da 24 a 4 ore. “Troppo spesso gli scioperi creano complicazioni proprio nell’ultimo giorno prima del weekend o all’inizio della settimana lavorativa”, aveva dichiarato il vicepremier.

Il braccio di ferro con i sindacati

A Cagliari, il leader della Cgil Maurizio Landini ha dichiarato: “Ho impugnato con la Uil il provvedimento di precettazione perché è un fatto autoritario e antidemocratico“.

“Non è mai successo nella storia democratica di questo Paese che un governo pensi di poter ledere il diritto di sciopero, che non è delle organizzazioni sindacali ma delle singole persone, attaccarlo vuol dire limitare la libertà delle persone“, ha tuonato il segretario generale della Cgil.