La scommessa di Giorgia Meloni: ecco il piano della premier
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Direttore: Alessandro Plateroti

La scommessa di Giorgia Meloni: ecco il piano della premier

Giorgia Meloni

Giorgia Meloni rafforza i legami con la NATO e frena l’idea di una deterrenza nucleare europea guidata dalla Francia.

Negli ultimi mesi, il dibattito sulla sicurezza europea si è intensificato, con l’Unione Europea alla ricerca di una strategia per affrontare le crescenti minacce globali, Giorgia Meloni questo lo sa. Mentre alcuni Paesi spingono per un rafforzamento delle capacità autonome di difesa, altri vedono ancora nella NATO la chiave per garantire la sicurezza del continente.

In questo scenario, la posizione dell’Italia è chiara: il governo di Giorgia Meloni mantiene salda la propria adesione all’Alleanza Atlantica, senza deviazioni verso soluzioni alternative che potrebbero alterare gli equilibri con gli Stati Uniti. Il tema dello scudo nucleare europeo proposto dalla Francia ha acceso il dibattito, ma l’Italia ha scelto di smarcarsi da questa prospettiva.

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni
Giorgia Meloni – newsmondo.it

La strategia italiana tra NATO e UE

L’idea di una deterrenza nucleare europea guidata da Parigi nasce dalla volontà di alcuni Stati membri di ridurre la dipendenza dagli USA e rafforzare una strategia autonoma per la difesa. Tuttavia, secondo Meloni, tale iniziativa rischia di creare divisioni all’interno dell’Occidente, allontanando ancora di più gli Stati Uniti dall’Europa.

Pur apprezzando l’impegno francese, la premier ritiene che aprire ora un dibattito sull’arma nucleare europea sia un errore. «Certe fughe in avanti rischiano di essere controproducenti. Di più: sarebbe un errore aprire ora il dibattito sull’atomo. In questo modo, infatti, si darebbe per scontato un arretramento degli Stati Uniti che non è affatto assodato, ma che soprattutto non è auspicabile».

Per questo motivo, Meloni ha manifestato apertamente il suo dissenso rispetto alla proposta del presidente francese Emmanuel Macron. Il timore è che certe posizioni possano accelerare la crisi invece di contenerla. «Un errore, ragiona coi suoi, che rischia di allontanare ancor più Usa e Europa, in una fase in cui le due sponde dell’Atlantico sembrano divise da ben più di un oceano».

Meloni, i contatti con Washington e la linea con Berlino

Nelle ultime settimane, Meloni ha intensificato i contatti con i principali leader occidentali. Con il cancelliere tedesco uscente Olaf Scholz ha discusso a lungo della necessità di evitare fratture interne all’Occidente, ricevendo anche il plauso per la sua visione strategica. «You’re a strategic thinker», le ha detto Scholz.

Parallelamente, i colloqui con Volodymyr Zelensky sull’Ucraina si sono moltiplicati, evidenziando il ruolo attivo dell’Italia nella gestione del conflitto. «Meloni sente tutti, il telefono bolle mentre sull’Ucraina continuano a piovere bombe».

Ma il vero obiettivo della premier è un altro: portare l’Ucraina sotto l’ombrello della NATO, proponendo l’estensione dell’articolo 5, la clausola di mutua difesa dell’Alleanza, a Kiev. Una proposta che ha raccolto consensi anche in ambito europeo e potrebbe diventare un punto di svolta.

«Evitare qualsiasi frattura nell’Occidente perché una divisione ci renderebbe drammaticamente più deboli», è il principio guida di Meloni. Ora la sfida più grande è convincere Washington, e soprattutto Donald Trump, che questa strada è l’unica percorribile per garantire la stabilità dell’Europa.

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ultimo aggiornamento: 9 Marzo 2025 10:14

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