C’è un’ulteriore svolta nel caso della scomparsa di Angela Celentano. Le indagini, da tempo ferme, ora si riaccendono grazie alla proroga ottenuta sulla pista turca.
La scomparsa di Angela Celentano, avvenuta il 10 agosto 1996, rimane uno dei casi più misteriosi e dolorosi della cronaca italiana. Recentemente, una nuova luce si è accesa sull’indagine grazie alla proroga di sei mesi richiesta dal pubblico ministero Giuseppe Cimmarotta. Questa estensione mira a approfondire la cosiddetta “pista turca,” che suggerisce che Angela potrebbe trovarsi sull’isolotto di Büyükada in Turchia. La pista si basa su rivelazioni di una testimone che ha fornito dettagli cruciali, inclusa una fotografia del presunto rapitore, aumentando così le speranze di trovare una verità tanto attesa.
Angela Celentano, la nuova pista turca
Recentemente, è emersa una novità significativa riguardante la “pista turca“. Come riportato dal Corriere della Sera, il pubblico ministero Giuseppe Cimmarotta ha ottenuto una proroga di sei mesi per le indagini su questa pista. La pista è basata sulle rivelazioni di Vincenza Trentinella, che nel 2009 dichiarò di aver ricevuto confidenze da don Augusto, un prete scomparso, riguardo al rapimento di Angela. Secondo il racconto, Angela sarebbe stata portata sull’isolotto di Büyükada, in Turchia, dove vivrebbe con una persona che si pensa sia suo padre.
Le indagini e gli sviluppi recenti
Dopo la morte del parroco, Trentinella avrebbe viaggiato in Turchia per verificare la veridicità delle informazioni ricevute. Al suo ritorno, ha fornito alle autorità italiane un identikit e una fotografia del presunto padre di Angela, identificato come Fahfi Bey, un veterinario con una cicatrice distintiva sul volto. Nonostante i ripetuti solleciti del sostituto procuratore al ministero della Giustizia, le autorità turche non hanno fornito risposte e non hanno chiarito i tempi della rogatoria: “Nonostante i solleciti del sostituto procuratore al ministero della Giustizia, nulla è pervenuto dalla Turchia, né il ministero ha risposto sui tempi di evasione della rogatoria”, queste le parole della gip. Per questo motivo, l’indagine è stata prorogata. La speranza è che questa estensione possa portare finalmente a chiarire la situazione e, nel caso più clamoroso, a svelare la verità che i genitori di Angela Celentano cercano da anni, lavorando instancabilmente per riportare la loro figlia a casa.