Morto O.J. Simpson, conosciuto sia come stella del Football americano che per uno dei casi penali più controversi della storia.
O.J. Simpson, l’ex giocatore di football americano e attore, famoso tanto per i suoi successi sportivi quanto per le sue vicissitudini giudiziarie, è morto a 76 anni dopo una lunga battaglia contro il cancro. La notizia è stata annunciata dalla sua famiglia, che in una nota ha espresso le seguenti parole: “Il 10 aprile, nostro padre, Orenthal James Simpson, ha ceduto dopo aver combattuto contro il cancro, circondato dai suoi figli e nipoti. Durante questo periodo di transizione, la sua famiglia vi chiede di rispettare i loro desideri di privacy“. Come riportato da tg24.sky.it
O.J. Simpson: una vita tra luci e ombre
Prima di essere travolto dalle accuse di omicidio della sua ex moglie Nicole Brown Simpson e del suo amico Ronald Goldman nel 1994, O.J. Simpson aveva già raggiunto la fama come vincitore del trofeo Heisman e stella della NFL. Le circostanze tragiche della loro morte e il successivo processo hanno però oscurato i suoi trionfi sportivi, trasformandolo in uno dei personaggi più controversi degli Stati Uniti.
Dopo aver concluso la sua carriera sportiva, Simpson si era dedicato alla recitazione e alla televisione, ma la sua vita ha preso una svolta drastica il 12 giugno 1994. La scoperta dei corpi di Nicole e Ronald fu solo l’inizio di una serie di eventi che avrebbero visto Simpson al centro di uno dei processi più seguiti e discussi della storia americana.
Nonostante nessun testimone diretto e i due figli della coppia che dormivano in casa al momento del crimine, le prove emerse hanno puntato i riflettori su di lui, culminando nel suo arresto e nel controverso processo del 1995, da cui è uscito assolto, ma non completamente libero dalle ombre del sospetto.
Il processo del secolo
Il processo a O.J. Simpson, descritto dai media come “il processo del secolo“, ha catalizzato l’attenzione di milioni di persone, sollevando questioni complesse su razzismo, celebrità e giustizia. Nonostante l’assoluzione nel processo penale, il processo del 1997 ha avuto un esito diverso, ritenendolo responsabile delle morti e obbligandolo a un sostanzioso risarcimento alle famiglie delle vittime. La sua figura è stata al centro di numerosi libri, documentari e film.