Scontro Governo-Regioni sul nuovo dpcm. Mattarella a Bonaccini e Toti: “Serve dialogo costruttivo tra le istituzioni”.
ROMA – E’ scontro tra Governo e Regioni sul nuovo dpcm. Misure omogenee e non differenziate: è questo l’invito dei singoli presidenti al premier Conte in vista del prossimo provvedimento restrittivo. Una richiesta non accettata dall’esecutivo, pronto a procedere per la sua strada e creare le tre aree di intervento per frenare la crescita dei contagi.
Verso il nuovo dpcm, la posizione dei governatori
Un dpcm non condiviso dai governatori. Sembra essere questo l’esito dei continui confronti tra i ministri Speranza e Boccia e i singoli presidenti delle Regioni. Sono diverse le criticità fatte presente dagli enti locali, ma da parte del Governo non c’è nessuna intenzione di fare un passo indietro.
Si proseguirà (almeno per ora) con chiusure differenziate in base al rischio. Il Governo, come scritto da La Repubblica, si è detto pronto ad aiutare tutte le attività che saranno coinvolte da questo nuovo provvedimento: “Da parte dell’esecutivo – ha assicurato Francesco Boccia – c’è la totale disponibilità nel garantire ristori in tempi immediati per le attività dei territori che attueranno misure ulteriormente restrittive“.
Il presidente Mattarella a Bonaccini e Toti: “Serve collaborazione”
Scontro che ha portato il presidente Mattarella a scendere in campo in prima persona. Il Capo dello Stato ha avuto un colloquio in videoconferenza con i governatori Bonaccini e Toti per chiedere “un dialogo costruttivo e una collaborazione tra le istituzioni“.
Il presidente della Repubblica dall’inizio della pandemia invita tutte le forze politiche e gli enti locali di collaborare per superare il prima possibile questo momento. Una richiesta non sempre accolta. Questa volta ha deciso di intervenire in prima persona per richiamare le parti coinvolte in questa trattativa. Serve un dialogo costruttivo per salvaguardare la salute e l’economia del nostro Paese, messe a rischio dal Covid-19.
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