E’ scontro tra Renzi e M5s sui viaggi del leader di Iv. L’ex premier: “Bin Salman è mio amico”.
ROMA – E’ scontro tra Matteo Renzi e M5s sui viaggi del leader di Iv. Intercettato dai giornalisti, l’ex premier è ritornato sugli incontri con Bin Salman: “E’ un mio amico, lo conosco da anni. Non c’è nessuna certezza che sia il mandante dell’omicidio di Kashoggi. Sul quale peraltro da parte mia c’è una condanna piena. Se voi giornalisti avete certezze sul mandante non è così per l’amministrazione Biden. Io mi fido più di quest’ultima“.
Dichiarazioni che hanno provocato la reazione del Pd e di Giuseppe Provenzano: “No, Matteo Renzi – le parole del vicesegretario, riportato da La Repubblica – lo dicono Biden e il Dipartimento di Stato Americano. Ma d’altronde uno gli amici se li sceglie“.
Renzi: “Non ho preso 80mila euro per quell’intervista”
L’ex premier ha precisato che “non c’è alcun conflitto d’interesse. L’unico interesse in conflitto è di qualcuno che vorrebbe io smettessi di parlare dell’Italia. L’attività parlamentare è compatibile con quella di uno che va a fare iniziative all’estero, su questi temi è tutto perfettamente in regola e legittimo“.
“Io non ho preso 80mila dollari per quell’intervista – ha aggiunto – e sono convinto che la questione del nuovo rinascimento arabo sia un tema molto interessante“.
M5s: “Renzi chiarisca i motivi del suo viaggio”
Parole che non sono piaciute al M5s. “Troviamo sconcertante che Matteo Renzi continui imperterrito i suoi viaggi di affare – hanno sottolineato i deputati grillini in commissione Esteri – non ci bastano le sue interviste. Siamo qui per pretendere che Renzi chiarisca la natura dei suoi viaggi, in Arabia e in Africa, e che risponda alle domande in nome della trasparenza e che, soprattutto, chieda scusa agli italiani. Su questo non arretreremo, vogliamo far luce e avere delle spiegazioni“.