Scontro sulla manovra, Di Maio contro Conte: troppi favori alle banche

Scontro sulla manovra, Di Maio contro Conte: troppi favori alle banche

La manovra economica lascia strascichi nella maggioranza di governo. Luigi Di Maio attacca Giuseppe Conte: la ‘lotta’ ai contanti non piace.

Scontro tra Di Maio e Conte sulla manovra. La nottata a Palazzo Chigi ha portato il governo a mettere la firma su una manovra ma non ha portato la pace nella maggioranza. Anzi. Il Presidente del Consiglio ha trovato in Roberto Gualtieri un inaspettato alleato che lo ha supportato nella sua idea di lanciare un provvedimento da trenta miliardi in grado di scongiurare l’aumento dell’Iva e tagliare, seppur in maniera modesta, le tasse sul lavoro.

Fonte foto: https://www.facebook.com/LuigiDiMaio

I mercati esultano, spread ai minimi

I mercati benedicono la prima manovra del Conte Bis e lo spread scende a 131 punti. Il Partito democratico esulta per i risultati ottenuti, LeU è soddisfatto per aver avuto voce in capitolo (in relazione al potere nella maggioranza). Il Movimento 5 Stelle e Italia Viva fanno opposizione.

Scontro sulla manovra, Di Maio contro Conte

Luigi Di Maio attacca Conte sull’incentivo al pagamento con le carte. Il leader del Movimento 5 Stelle ci vede un grande favore alle banche a discapito dei lavoratori. Su questo tema lo scontro con Giuseppe Conte è duro.

Roma 05/09/2019 – giuramento Governo Italiano / foto Insidefoto/Image nella foto: Luigi Di Maio-Giuseppe Conte

Asse Movimento 5 Stelle-Italia Viva

Il Movimento 5 Stelle e Italia Viva starebbero già lavorando agli emendamenti da proporre in Aula. I pentastellati ritorneranno a battere sul tema dei contanti, il partito di Matteo Renzi tornerà ad attaccare su Quota 100. Il Partito democratico si prepara ad alzare le barricate per difendere il lavoro svolto con Giuseppe Conte, il premier che qualche settimana fa i dem non volevano perché troppo vicino al Movimento 5 Stelle.

Matteo Renzi

Conte è più Pd che M5S

Ad oggi lo scenario è decisamente diverso da quello prevedibile. Conte è decisamente più vicino al Pd, o meglio, il Pd è più vicino alle posizioni del Premier di quanto non lo sia il MoVimento di Luigi Di Maio. Renzi sembra parlare decisamente un’altra lingua. Se la storia insegna qualcosa, le probabilità che l’esecutivo arrivino fino alla fine del mandato sembrano diminuire vertice dopo vertice, Consiglio dopo Consiglio…

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