Il caso Fioramonti è sfuggito di mano a Di Maio: scontro sul sistema delle restituzioni

Il caso Fioramonti è sfuggito di mano a Di Maio: scontro sul sistema delle restituzioni

Dura lite tra l’ex ministro Fioramonti e i vertici del Movimento 5 Stelle: lo scontro è sulle restituzioni. Il clima di tensione si riflette sul governo.

Finisce nel peggiore dei modi la carriera da ministro di Fioramonti, diventata persona sgradita anche all’interno del Movimento 5 Stelle.

Luigi Di Maio

Scontro tra Fioramonti e i vertici del Movimento 5 Stelle

Nelle ultime ore i vertici del Movimento hanno duramente attaccato Fioramonti. Sin dalla notizia delle sue dimissioni al ministro sono stati chiesti pubblicamente e in maniera poco delicata i 70.000 euro di arretrati per quanto riguarda i rimborsi, nota dolente all’interno del M5S.

Fioramonti sulle restituzioni: “Sistema farraginoso e poco trasparente”

Proprio sul tema dei rimborsi tirato in ballo dai vertici del Movimento 5 Stelle l’ex ministro Fioramonti ha voluto raccogliere la sfida rispondendo e gettando un’ombra sul sistema che per anni è stato il vanto del Movimento.

“E’ un sistema farraginoso e poco trasparente. Dopo aver restituito puntualmente per un anno, come altri colleghi, ho continuato a versare nel conto del Bilancio dello Stato, e le mie ultime restituzioni saranno donate sul conto del Tecnopolo mediterraneo di Taranto. Invito anche altri del M5S a fare lo stesso, appena il conto sarà attivato”, ha dichiarato Fioramonti. Lex numero uno dell’Istruzione però è stato prontamente smentito dal Ministero dello Sviluppo economico, che ha sottolineato come ad oggi non sia possibile fare donazioni al Tecnopolo mediterraneo di Taranto. Il giallo resta.

fonte foto https://www.quirinale.it/elementi/35596

Il caso Fioramonti è sfuggito di mano a Di Maio e ha ripercussioni sul governo

Se sulle restituzioni restano tanti dubbi (e troppi deputati non in regola), quello che è certo è che il caso Fioramonti ha assunto delle dimensioni forse inaspettate.

Italia Viva ha cavalcato il caso delegittimando in qualche modo la figura di Conte, mentre il Pd ha provato ad approfittare della situazione per suggerire un rimpasto che possa tenere conto dei nuovi rapporti di forza. Ad oggi il Movimento 5 Stelle è la realtà in piena crisi e i dem sono quelli che se la cavano meglio. Ma il presidente del Consiglio non è intenzionato a mischiare le carte e stravolgere gli equilibri. I rischi li conosce benissimo in fondo.

Argomenti