Le due grandi superpotenze europee Francia e Germania sono in aperto conflitto su tutto. L’Italia di Meloni potrebbe avere un ruolo chiave.
L’asse Francia-Germania vacilla. Dopo l’accordo sul patto energetico tra i due paesi sembra che vi siano troppe complicazioni, sia sul fronte energetico che sull’idea di Europa. Questo potrebbe cambiare gli equilibri europei e ha ripercussioni anche sulla stabilità dell’Unione dato che la solida amicizia tra i due paesi è da sempre stato il motore trainante dell’intera comunità. Ma ora le cose potrebbero cambiare e per noi potrebbe essere un’occasione.
La Germania non è più quella di Angela Merkel, e lo ha mostrato più volte in questa crisi energetica il cancelliere Scholz. Sin dall’inizio, la Germania si è opposta all’idea proposta dal premier Draghi di introdurre un price cap al gas. Mentre gli altri paesi cercavano soluzioni, il cancelliere Olaf Scholz ha stanziato 200 miliardi per lo scudo al prezzo del gas in autonomia. Dall’altra parte la Francia di Macron è stato il primo a concordare su questa misura stilando anche un accordo per l’energia con il suo amico Draghi.
L’Italia di Meloni potrebbe giocare un ruolo chiave
Ad alimentare lo scontro è stato il mancato appuntamento annuale tra i due paesi: il bilaterale Francia-Germania è stato rinviato a gennaio. Non era mai accaduto dal 1963. Questo è un chiaro segno che il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz hanno litigato e sono in disaccordo su tutto, dal tetto al prezzo del gas al rapporto con la Cina, dalla difesa comune ai gasdotti in joint venture con la Spagna.
Come Draghi e gli altri paesi anche Macron non ha apprezzata la fuga in autonomia di Berlino e questo ha inficiato molto sui rapporti tra Francia e Germania. Scholz non ha coinvolto Macron nemmeno sul rapporto con la Cina diventato ormai il primo partner commerciale del paese, così come ha lasciato il francese fuori dalla trattativa sull’acquisto dei sistemi antimissilistici.
Con una virata strategica Berlino si allontana da Parigi», «Il tandem Franco-tedesco vacilla», «La Germania di Scholz minacciata di isolamento» titolano i quotidiano francesi Le Figaro e Le Monde. L’asse tra i due paesi è essenziale per la tenuta dell’Unione europea e mostra anche la debolezza che vige in questo momento. Il nostro paese potrebbe cogliere l’occasione per inserirsi in questo asse in bilico e giocare un ruolo da grande, strada già intrapresa da Draghi. La neo premier infatti ha incontrato il presidente Macron appena dopo il giuramento. Un segno emblematico per il futuro.