Ex Ilva, nella crisi di ArcelorMittal Luigi Di Maio evoca la crisi di governo: Se si reintroducesse lo scudo penale il governo rischierebbe.
Mentre ArcelorMittal prosegue il processo di ritiro dall’Italia depositando l’atto per il recesso di contratto di affitto dell’ex Ilva, la maggioranza continua a litigare sullo scudo penale. il Movimento 5 Stelle è in aperto contrasto con il prmeier Conte e a complicare la situazione ci pensa Luigi Di Maio, che in una situazione critica ci mette il carico evocando la crisi di governo.
Ex Ilva, ArcelorMittal deposita l’atto per la rescissione del contratto di affitto
Mittal ha presentato l’atto di revoca del contratto giustificando il gesto evidenziando come siano venute meno le tutele legali che sarebbero state garantite al momento dell’accordo. Nello stesso documento i franco-indiani evidenziano anche come sia diventato impossibile eseguire il contratto mantenendo gli impegni presi. E sarebbe impossibile mantenerli anche nel caso in cui fosse ripristinato lo scudo penale. Sulla situazione pesa anche la decisione della magistratura di chiudere l’altoforno numero 2.
Vertice tra Conte e il Movimento 5 Stelle: fumata nera
Il governo continua a lavorare alla ricerca di un piano che possa risolvere la soluzione. Il piano A prevede di convincere Mittal a rimanere a Taranto, magari rivedendo il contratto. Per lavorare a questo scenario è necessario reintrodurre lo scudo penale. Il premier Conte sarebbe anche disposto a farlo, il Movimento 5 Stelle no. Per questo motivo il presidente del Consiglio ha incontrato i parlamentari pugliesi del MoVimento. La posizione dei pentastellati, anche dopo il vertice con il premier è chiara: no allo scudo.
ArcelorMittal, Di Maio evoca la crisi di governo
Luigi Di Maio, almeno in pubblico, garantisce pieno sostegno all’azione di governo ma non sembra intenzionato a lasciare carta bianca al Presidente del Consiglio. Allo stesso tempo il leader del Movimento 5 Stelle ha fatto sapere che con l’introduzione dello scudo penale il governo rischierebbe. Patti chiari amicizia lunga. La posizione di Di Maio non piace a Conte e non piace al Partito democratico. In realtà anche nel Movimento c’è chi è rimasto spiazzato dalla netta presa di posizione del capo politico.