Scuola, caos graduatorie. Il Ministero si difende: “Accertate 40.000 anomalie, ma per noi restano valide”.
ROMA – Scuola, è caos graduatorie. Le prime sono state pubblicate con molti insegnanti che hanno segnalato ai sindacati anomalie frequenti e clamorosi. Alcuni docenti, come scritto da La Repubblica, si sono visti riconosciuti 15 anni di servizio sul sostegno quando, in realtà, non avevano mai lavorato con i disabili.
Professori chiamati per una cattedra di francese senza conoscere la lingua o, ancora, una giovane di 22 anni si è trovata con 80 punti assegnati solo per titoli. “Sono troppi – la replica dei sindacati – dovrebbe avere due lauree e tre dottorati per giustificarli“.
Il Miur: “Non ci saranno passi indietro”
Nessuna intenzione di fare un passo indietro da parte del Ministero che ha confermato come sono state escluse 40.000 domande che presentavano anomalie. “Tutte le richieste – nella nota citata da La Repubblica – sono state valutate. La digitalizzazione ha consentito di individuare più rapidamente la dichiarazione di titoli inesistenti da parte di alcuni aspiranti a garanzie di tutti […]. L’Amministrazione sta conducendo tutti i controlli anche sulla base di segnalazioni di possibili errori da rettificare. Parlare di caos appare infondato, pretestuoso e fuorviante […]. Chiedere che le Graduatorie Gps non siano utilizzate per ricorrere ai vecchi elenchi significherebbe rinviare la modernizzazione di un sistema che viveva di regole vecchie di venti anni“.
Sindacati critici
Gli errori hanno portato alle dure critiche la parte dei sindacati. “Ci saranno ricorsi alla magistratura e contenziosi – la nota della Cisl – che comprometteranno tutte le attività didattiche. I precari sono ancora una volta sottoposti alle angherie schizofreniche di una burocrazia che vuole apparire efficiente, lasciando per strada diritti e procedure regolari che richiedono tempi adeguati, vista la complessità degli atti e il volume dei richiedenti“. E il braccio di ferro sembra essere destinato a durare per diversi giorni.
Scarica QUI il Decreto Agosto.
