Una battaglia vinta: l’oblio oncologico è legge, ecco le novità

Una battaglia vinta: l’oblio oncologico è legge, ecco le novità

Approvata la legge sull’oblio oncologico: ecco tutti i punti stabiliti in quella che viene definita una “norma di civiltà”.

Dopo essere passata dalla Camera, la legge sull’oblio oncologico viene approvata anche al Senato rendendola del tutto effettiva. Dopo lunghe battaglie contro lo stigma degli ex malati di cancro, adesso anche l’Italia abbatte gli ostacoli per tutte le persone guarite.

Legge sull’oblio oncologico: l’ok dal Senato

Il Senato ha dato il via libera al disegno di legge sul diritto all’oblio oncologico, che garantisce ai pazienti guariti dal cancro la possibilità di esercitare i propri diritti, al fine di evitare qualsiasi forma di pregiudizio o disparità di trattamento.

Il via libera definitivo e all’unanimità al disegno di legge è arrivato con 139 voti favorevoli: un risultato che si è meritato un lungo applauso da parte di senatori, oncologi e associazioni. Il ministro della Salute Orazio Schillaci parla di una “una legge di civiltà”.

“Accolgo con grande gioia l’approvazione all’unanimità della proposta di legge parlamentare sull’oblio oncologico. Una norma di civiltà, che il Governo ha convintamente sostenuto e che cancellerà quelle umilianti e ingiuste discriminazioni che pesavano sulle persone guarite da patologie oncologiche. Grazie a tutte le forze politiche che hanno consentito di raggiungere oggi questo obiettivo”, dichiara poi Giorgia Meloni.

Cosa stabilisce la legge?

L’oblio oncologico riconosce il diritto di non fornire informazioni né subire indagini in merito alla propria pregressa condizione patologica, in caso di stipulazione o del rinnovo di contratti relativi a servizi bancari, finanziari, di investimento e assicurativi.

Il testo del disegno di legge detta regole anche per l’accesso a concorsi e selezioni, pubbliche e private, quando è previsto l’accertamento di requisiti psico-fisici o concernenti lo stato di salute dei candidati.

A chi è rivolto il diritto all’oblio oncologico

Il diritto all’oblio oncologico è concesso alle persone che sono guarite da una malattia oncologica da più di dieci anni alla data della richiesta. Il lasso temporale è ridotto a cinque anni qualora la patologia sia insorta prima del compimento del 21esimo anno di età.

Come fa sapere il ministro Schillaci, sono un milione gli italiani interessati dalla misura perché considerati guariti, a fronte di 3,6 milioni che vivono con una diagnosi di cancro. “I cittadini guariti dal cancro in Italia non saranno più discriminati nella vita sociale, professionale e familiare”, afferma Francesco Perrone, presidente dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom).