L’intervento di Sergio Mattarella alla XVII edizione degli Stati generali della diplomazia in corso alla Farnesina.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è intervenuto alla XVII edizione degli Stati generali della diplomazia in corso alla Farnesina. Diversi gli argomenti affrontati: dai conflitti che sta vivendo il mondo, fino al ruolo dell’Ue ma anche la disinformazione in ogni settore che lo stesso Mattarella ha spiegato essere uno degli aspetti più caratterizzanti della “realtà in cui ci muoviamo”.
L’allarme di Mattarella sulla disinformazione
“Siamo di fronte al paradosso di una società globale sempre più interconnessa e interdipendente che attraversa una fase in cui si affacciano nuovamente, con ricette stantie, le sirene del settarismo nazionalistico, etnico, quando non arbitrariamente religioso. Divisioni e fratture profonde si moltiplicano”, ha detto tra i vari passaggi Sergio Mattarella intervenendo alla XVII edizione degli Stati generali della diplomazia in corso alla Farnesina.
“Uno degli aspetti più caratterizzanti della realtà in cui ci muoviamo è certamente il crescente impatto delle relazioni internazionali sulle nostre vite, a tutti i livelli. Globalizzazione e digitalizzazione hanno reso il mondo molto più interconnesso e interdipendente e più vicine le sue varie parti. Se ne è avvantaggiata la conoscenza reciproca e, contemporaneamente, è emersa nuovamente la pretesa di alcuni governi di calare cortine sui flussi di informazione e sulle relazioni tra i cittadini di vari Paesi o di incidere negativamente su di essi attraverso ostili strumenti di manipolazione delle informazioni e di condizionamento di opinione“.
“Viene spontaneo chiedersi quale posto abbia la diplomazia in questo contesto, rispetto ad atteggiamenti e a forze – anche di natura non statuale – che si propongono di intaccare la cornice di norme e principi statuiti per assicurare ai membri della comunità internazionale interazioni stabili e ordinate secondo regole riconosciute e valide per tutti. Non è la prima volta nella storia che gli Stati vengono messi in discussione nella loro capacità di perseguire e garantire gli interessi dei popoli e, quindi, dei loro cittadini. Tema che appare di rinnovata attualità a fronte di operatori internazionali svincolati da ogni patria, la cui potenza finanziaria supera oggi quella di Stati di media dimensione e la cui gestione di servizi essenziali sfiora, sovente, una condizione monopolistica”.
Il ruolo della diplomazia
Nel suo discorso, Mattarella ha parlato del ruolo importante della diplomazia: “Viene spontaneo chiedersi quale posto abbia la diplomazia in questo contesto, rispetto ad atteggiamenti e a forze – anche di natura non statuale – che si propongono di intaccare la cornice di norme e principi statuiti per assicurare ai membri della comunità internazionale interazioni stabili e ordinate secondo regole riconosciute e valide per tutti”.
“Non è la prima volta nella storia che gli Stati vengono messi in discussione nella loro capacità di perseguire e garantire gli interessi dei popoli e, quindi, dei loro cittadini. Tema che appare di rinnovata attualità a fronte di operatori internazionali svincolati da ogni patria, la cui potenza finanziaria supera oggi quella di Stati di media dimensione e la cui gestione di servizi essenziali sfiora, sovente, una condizione monopolistica”.
Passaggi importanti sono stati anche quelli sulle guerre e sui migranti con questo argomento oggetto di focus con tanto di riferimento al “diritto di asilo per lo straniero cui venga impedito nel suo Paese l’esercito delle libertà democratiche”.