È arrivato oggi il verdetto in merito al processo che ha coinvolto 11 club di Serie A, legato al caso delle plusvalenze.
Di scandali calcistici ce ne sono stati moltissimi, nel corso della storia di questo meraviglioso sport. Dallo scandalo dei passaporti falsi in Italia, alla corruzione nel calcio inglese, alle partite vendute di alcune nazionali, al calcio tedesco controllato dalla mafia croata, fino al più grave – almeno per noi italiani – scandalo Calciopoli, con la figura di Luciano Moggi al centro delle polemiche. Ebbene, l’ultimo scandalo del calcio italiano è legato a delle plusvalenze fittizie di alcuni club di Serie A. Oggi è arrivato il verdetto. Com’è andata?
Il verdetto e le richieste
Tutti prosciolti in primo grado, i dirigenti nonché le società finite a giudizio al Tribunale nazionale federale in merito al caso delle plusvalenze. Questo è quanto appreso dall’AdnKronos. La procura della Federazione italiana giuoco calcio aveva chiesto 12 mesi di inibizione per Andrea Agnelli, il presidente della Juventus, 16 mesi e 10 giorni per Fabio Paratici, l’ex ds bianconero, 11 mesi e 5 giorni per Aurelio De Laurentiis, il presidente del Napoli.
Tra le altre richieste impartite della Procura Federale verso la Juventus c’era l’inibizione per 6 mesi e 20 giorni di Federico Cherubini, l’attuale ds, 8 mesi per Pavel Nedved, il vice presidente, e sempre 8 mesi per l’ad Maurizio Arrivabene. Per la società, è stata chiesta una multa da 800mila euro. Rispetto al caso del Napoli, oltre agli 11 mesi e 5 giorni richiesti per Aurelio De Laurentiis, anche 6 mesi e 10 giorni per la moglie Jacqueline Marie Baudit, per il figlio Edoardo e per la figlia Valentina, oltre a 9 mesi e 15 giorni per l’ad Andrea Chiavelli. Per la società partenopea, inoltre, chiesti 329 mila euro di ammenda.
Restando ai club di A, per Massimo Ferrero erano stati chiesti 12 mesi. Poi, erano stati chiesti 8 mesi e 20 giorni a Ienca, nonché 195 mila euro alla Sampdoria; per l’Empoli, poi, chiesti 11 mesi e 15 giorni al presidente Corsi e 42 mila alla squadra toscana; per quanto riguarda il Genoa, invece, chiesti per Preziosi 6 mesi e 10 giorni, per Zarbano 10 mesi e 15 giorni, oltre ad una multa di 320mila euro.