Il critico d’arte dovrà pagare 1000 euro di multa, oltre a risarcire Rocco Casalino.
Durante una trasmissione televisiva, Vittorio Sgarbi aveva definito Rocco Casalino “una checca inutile” e credeva che non avrebbe avuto conseguenze. Tuttavia, dopo quasi tre anni e mezzo, Vittorio Sgarbi è stato riconosciuto colpevole di diffamazione ed è stato condannato a pagare una multa di 1.000 euro, oltre a 3.000 euro di spese processuali. Dovrà inoltre pagare un risarcimento in sede civile, stimato in circa 50.000 euro sulla base di casi analoghi.
Cosa è successo tre anni fa
Il 30 gennaio 2020, durante la trasmissione Stasera Italia su Rete4, Sgarbi ha espresso la sua forte disapprovazione nei confronti del governo a guida pentastellata. Ha criticato i ministri Di Maio e Fioramonti, definendoli “figure intermedie che non valgono niente“.
Inoltre, ha rivolto insulti a Rocco Casalino, che aveva già criticato in altre trasmissioni televisive, definendolo “inadatto” al suo ruolo. “Rocco Casalino, una checca inutile“. Il critico d’arte, durante il processo, ha provato a giustificarsi dicendo di aver usato il termine come sinonimo di “omosessuale”, senza intento offensivo.
Il giudice: niente immunità parlamentare
Vittorio Sgarbi ha chiesto al tribunale di trasmettere gli atti alla Camera per la revisione da parte della commissione per le autorizzazioni a procedere. Il giudice Caramignoli della quarta sezione penale ha però respinto tutte le istanze.
Sulla richiesta di Sgarbi di ottenere l’immunità parlamentare, la Cassazione “ha già stabilito che per il reato di diffamazione non è invocabile. Il politico che diffama un avversario politico non può ottenere l’immunità in quanto manca qualsiasi nesso funzionale con l’attività parlamentare“,
