Il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi parla dell’infattibilità del ponte sullo Stretto di Messina, da sempre nell’agenda politica del centrodestra.
Ospite a Timeline di Sky Tg 24, il critico d’arte parla della grande opera pensata dal centrodestra che ha oltre 20 anni. Anche questa volta Forza Italia e Lega rivendicano il ponte sullo stretto di Messina, specialmente il ministro Salvini. “È una specie di miraggio, di visione che sembra essere positiva e poi non lo è rispetto all’ambiente, rispetto all’isola, rispetto al fatto che è un’area di terremoto terribile quale fu quello del 1909 a Messina e che è difficile immaginare che possa non tornare. Quindi quella direi che è una visione di Salvini” ha detto Sgarbi.
Nei giorni scorsi il ministro delle Infrastrutture aveva ribadito che il ponte si farà ma ora a negare questa dichiarazione arriva il sottosegretario alla cultura che dice “il ponte sullo stretto non si farà”. Sgarbi interviene anche in merito alle energie rinnovabili scagliandosi contro il leader di Europa Verde. “Bonelli non sa quello che dice perché il paesaggio è un bene costituzionale che lui ignora perché è una capra.”
Un nuovo tentativo per il ponte
Secondo Sgarbi, il fotovoltaico si può mettere solo sui tetti degli ultimi 70 anni. “25 milioni di edifici costruiti dal tempio di Segesta ad oggi, 12 milioni fino al ’59, 13 milioni dal ’60 ad oggi, e sono orrori, capannoni che piaceranno a lui, al suo cattivo gusto, vanno messe lì. Le pale eoliche da nessuna parte perché sono orrore”.
Il progetto del Ponte sullo Stretto ha circa 50 anni ma il cantiere non è mai stato avviato. Il costo del ponte è di 4 miliardi di euro e non è nel Recovery Plan. Secondo i promotori questo ponte porterà lavoro e cambierà l’economia della Sicilia tanto da farla diventare la California d’Europa. Con i suoi 3.660 metri sarà il ponte sospeso più lungo del mondo. Un altro primato del ponte sullo stretto è che è l’opera che è costata di più a prescindere dal fatto che si realizzi o meno.