Sgarbi perde le staffe: “Se muore sono contento”. Poi la minaccia

Sgarbi perde le staffe: “Se muore sono contento”. Poi la minaccia

Vittorio Sgarbi pizzicato durante una pesantissima sfuriata. Le dure parole e il gesto ai limiti dell’oscenità.

Un nuovo capitolo della battaglia tra Vittorio Sgarbi e la trasmissione Rai, Report. Il sottosegretario alla Cultura, protagonista delle ormai note vicende relative al quadro di Manetti, è stato coinvolto in un momento di forte tensione che lo ha visto andare su tutte le furie rivolgendosi in modo scortese e al limite di gesti osceni con il giornalista che portava avanti il servizio.

Vittorio Sgarbi

Vittorio Sgarbi, la sfuriata e il gesto

Quanto accaduto tra Sgarbi e Report è diventato presto virale sul web dove il sottosegretario alla Cultura è parso decisamente arrabbiato con il giornalista che provava a fare chiarezza sulle note vicende legate al politico e volto tv.

“Lei non sa un ca**o ed è un totale ignorante. Non voglio parlare con lei perché mi sta sul ca**o, ha una faccia di me**a”, le parole del sottosegretario alla Cultura.

Non contento, l’uomo ha poi proseguito chiamando in causa l’intera trasmissione di Report e il suo conduttore: “Vada a ca**re lei, Ranucci e Report. Non rompa le palle a me, faccia di me**a, si tolga dai co**ioni”.

Non contento, Sgarbi è passato alle minacce, non fisiche, bensì al limite dell’osceno. Il volto tv si è detto, infatti, pronto a togliersi i pantaloni: “Tiro anche fuori l’uccello così lo mandate in onda”. Infine, come sottolineato da Libero, anche un altro passaggio forte: “Se lei muore in un incidente stradale io sono contento“.

L’ultimo cachet “curioso”: la polemica

Tra le ultime situazioni controverse che hanno coinvolto Vittorio Sgarbi, anche un particolare compenso ricevuto dal Comune di Conegliano in occasione della presentazione del suo ultimo libro “Michelangelo. Rumore e Paura”.

Il sottosegretatrio alla Cultura, infatti, ha presenziato all’evento e ha percepito un cachet di 1500 euro per la serata che prevedeva l’ingresso gratuito per il pubblico. Tale situazione ha generato molte polemiche a cui il sindaco di Conegliano ha risposto sottolineando come non vi fosse nulla di male a riguardo.