Covid: a Shangai persone prelevate con la forza durante la notte

Covid: a Shangai persone prelevate con la forza durante la notte

A Shangai la polizia sta facendo irruzione nelle case durante la notte per prelevare forzatamente anche persone negative.

Nonostante vi sia stato un importante calo dei contagi, in Cina il lockdown continua a vigere nella capitale di Shangai. Le restrizioni sono diventate durissime. Tanto che la polizia locale, sta effettuando delle incursioni notturne per prelevare contro la loro volontà anche persone che risultano essere negative al Coronavirus. Lo ha raccontato Daniela, una donna da anni residente nella capitale cinese e che lì lavora come istruttrice di fitness.

Secondo la sua testimonianza, un numero sempre maggiore di persone di sua conoscenza ha subito prelevamenti con la forza durante la notte. Poi, sono state portate via dai propri appartamenti ed essere messe in quarantena.

I “contatti stretti”

La capitale cinese, nonostante il miglioramento del numero dei contagi, ha deciso di chiudere le due linee metropolitane. Ha inoltre fornito delle nuove linee guida da rispettare, che riguardo i “contatti stretti”. Così vengono definite le persone negative che vengono prelevate nelle loro abitazioni per essere portate via.

Daniela, italiana residente nella capitale economica cinese ha raccontato ad un’intervista a Fanpage.it : “Sembrava che la situazione stesse migliorando ma ora sono emerse nuove disposizioni terrificanti. Questi episodi si stanno verificando in complessi residenziali nei quali sono stati registrati casi di Covid-19. Ma vengono costretti a lasciare i loro appartamenti anche residenti che non sono positivi. Sempre più persone che conosco stanno raccontando di irruzioni notturne”.

Secondo quanto mostrato nei video che testimoniano l’avvenimento, si vede chiaramente la polizia di Shangai che cerca di forzare le serrature dei compound, i condomini cinesi. Secondo le autorità cinesi, tutti coloro che hanno avuto a che fare con persone positive sono da definirsi “contatti stretti”. Questo – a detta loro – dovrebbe giustificare le irruzioni durante la notte nelle abitazioni.

La testimonianza di Daniela

Come riportato da un’intervista fatta da Fanpage.it, Daniela, residente nella capitale economica cinese ha raccontato: “L’ingresso ad alcuni compound è chiuso con cancelli di metallo. Fino a oggi la situazione non è stata la stessa in tutte le strutture abitative. In tutta Shanghai parliamo di persone portate via a forza senza spiegazioni. Animali da compagnia uccisi per paura che possano veicolare il virus e perfino di irruzioni notturne”.

“Siamo molto spaventati. Vorremmo capire se dal Consolato italiano qualcuno possa offrirci tutele nel caso in cui la polizia venisse a bussare anche alle nostre porte. Evitare questo genere di conseguenze non è qualcosa che possiamo controllare disinfettando la spesa che arriva dall’esterno per non risultare positivi al virus. Tutto dipende anche dall’attenzione dei nostri vicini”.