I difensori di Shiva parlano dopo l’arresto del trapper avvenuto il 26 ottobre scorso: “Non voleva uccidere nessuno”.
A due settimane dall’arresto di Shiva, accusato di tentato omicidio, parlano gli avvocati Daniele Barelli e Marco Campora. Ribadendo quanto dichiarato dallo stesso 24enne durante le indagini preliminari, la difesa chiosa: “Non ha mai voluto ferire e tantomeno uccidere qualcuno”.
Le accuse contro Shiva
Secondo i legali di Shiva, alias del 24enne Andrea Arrigoni, “ha solo reagito alle aggressioni”. Si fa riferimento alla vicenda avvenuta l’11 luglio scorso, quando il trapper è stato aggredito da due ragazzi – Alessandro Rossi e Walter Pugliesi – a Settimo Milanese, nel parcheggio della sua casa discografica Milano Ovest.
Il 24enne ha reagito sparando alle gambe dei due aggressori, che gli avevano teso un agguato. I due sono rimasti feriti lievemente, ma per il cantante il 26 ottobre scorso sono scattate le manette. Trasferito al carcere di San Vittore, Shiva ha ricevuto un’altra ordinanza di custodia cautelare dal Tribunale di Ascoli Piceno.
Il 30 agosto scorso, infatti, il trapper sarebbe rimasto coinvolto in una rissa a San Benedetto del Tronto, durante la quale avrebbe estratto un coltello colpendo diverse volte una persona, risultata successivamente estranea dalla lite.
La difesa: “Più volte vittima di aggressioni”
La reazione contro Rossi e Pugliesi (indagati per violazione di domicilio) è stato solo un modo per difendersi. Come evidenziano i legali, Shiva ha infatti mirato “verso il basso, procurando esclusivamente lievissime lesioni, solo come reazione alla grave e allarmante aggressione di cui era stato vittima pochi istanti prima”.
Ricordando che durante l’aggressione di luglio, anche Arrigoni è stato ferito (riportando la frattura della mandibola), Barelli e Campora hanno detto che questa non è stata “l’unica aggressione che il rapper milanese ha subito negli ultimi mesi in cui numerosi sono stati gli episodi di violenza di cui l’artista è stato vittima”.
I continui attacchi contro il trapper, avrebbero quindi generato in lui “uno stato di grave turbamento”. Affermato ciò, i legali auspicano che il Tribunale della Libertà escluda la “volontà omicidiaria”.
Come sta Shiva?
Prima di concludere, gli avvocati hanno rassicurato i fans sulla salute del trapper: “Shiva sta bene e nonostante tutto è sereno e spera di poter ricominciare presto la sua attività artistica”.
Ieri invece Milano Ovest, l’etichetta che segue l’artista, dopo un incontro con lui ha raccontato sui social: “Tiene molto a rassicurare tutti voi fan, amici e familiari che sta bene e apprezza estremamente il sostegno di tutti”. Poi ha aggiunto: “Non vede l’ora di tornare a condividere la sua musica con tutti voi”.
