Il nuovo provvedimento del governo abbasserà il tetto del contante a 5 mila euro. Rimane comunque il pos obbligatorio.
Il governo Meloni ha introdotto una nuova soglia – più bassa – al limite dell’uso del contante. Nonostante questo nuovo provvedimento, rimane comunque obbligatorio l’utilizzo del Pos. Il provvedimento del governo Meloni diventerà effettivo nel testo della legge di Bilancio 2023.
Attualmente, il limite per l’uso del contante è fissato a 2mila euro. La soglia scenderà a mille euro senza un intervento in manovra. Con l’introduzione della manovra del governo Meloni, la soglia dovrebbe scendere ulteriormente, arrivando a 5 mila euro.
Nonostante l’introduzione dell’allentamento del tetto sul contante, non sono previsti cambiamenti sulle regole sui pagamenti elettronici. Ciò significa che gli esercenti – fatta eccezione per i tabaccai – dovranno continuare a fornire la possibilità ai clienti di pagare utilizzando il Pos, pena una multa.
La modifica del tetto all’uso del contante diverrà effettiva con la legge di Bilancio. Al suo interno verranno articolati anche alcuni interventi settoriali sull’uso delle banconote, dei titoli al portatore e degli assegni bancari e postali.
Insieme al tetto limite per i pagamenti in contanti, ci sono altri cinque vincoli. Uno di questi stabilisce la soglia per gli acquisti effettuati da turisti stranieri fissata a 15mila euro. Invece, le rimesse in denaro tramite i money transfer hanno il limite di mille euro, come anche gli assegni bancari e postali.
Cosa cambia per i pagamenti?
Secondo quanto stabilito, oltre al tetto sui pagamenti in contanti non dovrebbero esserci altri cambiamenti per quanto riguarda l’obbligo di fornire il Pos come metodo di pagamento. Nel mese di maggio 2022 l’utilizzo dei Pos all’interno degli esercizi commerciali è diventato obbligatorio. Nella fattispecie, secondo quanto previsto da una nuova normativa, i commercianti che non garantiscono al cliente la possibilità di pagare attraverso bancomat sono passibili di sanzione.
La multa prevede l’applicazione di una doppia sanzione: la prima è di 30 euro, e la seconda è la maggiorazione del 4% del valore della transazione elettronica rifiutata. Le sanzioni sono scattate lo scorso 30 giugno.