Si avvalora la tesi del suicidio sulla scomparsa di Gaia Randazzo. Dall’ispezione del telefono della giovane sono emersi alcuni dettagli…
Continuano le indagini sulla scomparsa di Gaia Randazzo, la giovane 20enne scomparsa nella notte tra il 10 e l’11 novembre, mentre si trovava sul traghetto della Gnv. I genitori della ragazza si rifiutano di credere che possa essersi suicidata.
Stando a quanto emerso da alcuni video girati dalla giovane con il suo cellulare e mai inviati, emergerebbe la sua intenzione di togliersi la vita. Il suo rapporto con il fidanzato era da poco finito: secondo gli inquirenti potrebbe essere questo il fattore scatenante che ha portato la giovane a compiere il gesto estremo
Gaia Randazzo si trovava sul traghetto insieme al fratello. Erano partiti da Genova ed erano diretti in Sicilia, dove si suppone la giovane si sia tolta la vita. La 20enne di Codogno (Lodi), si sarebbe quindi tolta la vita. Emerge questo dalla consulenza effettuata sul suo cellulare.
Secondo il tecnico incaricato dai pm di Palermo, la giovane si sarebbe suicidata lanciandosi in mare. La conclusione è stata messa anche a disposizione dei legali della famiglia, incaricati di occuparsi del caso. La supposizione si basa anche sui video girati dalla stessa ragazza, da cui evince – secondo i pm – la sua volontà di togliersi la vita, con molta probabilità a causa della sua rottura con il fidanzato.
I video nel telefono della ragazza
I video in questione non sono mai stati inviati a nessuno, ma sono rimasti salvati nella memoria del suo cellulare. Gaia Randazzo era diretta da alcuni suoi parenti in Sicilia. Dall’inizio della vicenda, la famiglia non ha mai creduto all’ipotesi del suicidio in quanto a detta loro, la giovane non avrebbe avuto alcun motivo per suicidarsi. Per questo motivo hanno sollecitato gli investigatori affinché svolgessero delle ulteriori indagini invece di archiviare il caso.