Il Mes torna alla ribalta. Arrivati al mese di settembre, il governo dovrà fare i conti con i dossier rinviati ‘a tempi migliori’.
Con l’arrivo del mese di settembre e la ripresa a pieno regime dell’attività politica, il governo Conte deve fare i conti con tutti i dossier rimasti in sospeso, tra cui il Mes. Si tratta di un’ombra che aleggia su Palazzo Chigi ma che nel giro di pochi giorni potrebbe diventare un problema concreto da affrontare.
Si riapre la partita del Mes. Il governo alle prese con i dossier rinviati
Lasciato alle spalle il mese di agosto, si torna a parlare del Mes. Lo ha fatto anche Conte in occasione della festa annuale del Fatto Quotidiano, quando ha fatto sapere di non aver ricevuto richieste esplicite da parte del Ministro della Salute Roberto Speranza. E non abbiamo motivi per dubitare delle parole del Presidente del Consiglio.
La sfida di Renzi
Ma c’è chi sul Mes ha sfidato il premier, come Matteo Renzi, che nel corso di una recente intervista ai microfoni de la Repubblica aveva fatto sapere che proprio dalla decisione che sarà presa a riguardo si capirà se Conte “vorrà guidare l’Italia o solo i grillini“.
Conte laico, la decisione spetterà al Parlamento. Ma la maggioranza rischia di dividersi alla prova del voto…
La sensazione è che Conte voglia defilarsi dalla discussione politica, destinata a trasformarsi in uno scontro anche tra le forze di maggioranza, destinate a spaccarsi al momento della votazione in Parlamento. Il Presidente del Consiglio si è definito laico sul tema Mes. Porterà le valutazioni in Aula e si affiderà al voto delle Camere. Ma non potrà non fare i conti con le tensioni che andranno a dividere la sua maggioranza…
Scarica QUI il Decreto Agosto.