Francesca Pascale boccia il paragone tra il presidente neo-eletto Donald Trump e l’ex premier Silvio Berlusconi.
Francesca Pascale, ex compagna di Silvio Berlusconi, si è recentemente espressa sul “paragone” che viene spesso fatto tra l’ex premier e una figura come Donald Trump.
In occasione di un’intervista a “Otto e Mezzo” su La7, Pascale ha sottolineato come il confronto tra Trump e Berlusconi siano non solo inaccurati, ma anche ingiusti. Ecco il perché.
Francesca Pascale smonta il confronto tra Trump e Berlusconi
L’idea che esista una somiglianza tra Trump e Berlusconi, come riportato da Notizie.virgilio.it, è emersa più volte in diverse arene, ma Francesca Pascale la rifiuta categoricamente.
“Trump è un illiberale, Berlusconi era un liberale. Sono lontani anni luce“, ha dichiarato, evidenziando come i due leader differiscano sia nella visione politica che nello stile comunicativo.
Mentre il Cavaliere tentava di avvicinarsi all’Europa, nonostante le sue posizioni critiche, il Tycoon appare – secondo Pascale – decisamente più aggressivo e distante dal dialogo.
Pascale, da tempo impegnata in battaglie per i diritti LGBTQ+ e la legalizzazione della cannabis, ha anche criticato la destra italiana che supporta Trump senza riserve.
Ha così indirizzato un messaggio alla premier Giorgia Meloni, auspicando che ponga al primo posto il bene dell’Italia piuttosto che il sostegno a un leader straniero.
Critiche al sovranismo e alla sinistra
Francesca Pascale ha poi ampliato il suo intervento, esprimendo preoccupazione per la diffusione globale di politiche sovraniste che sfruttano la “politica violenta e squallida” come strumento per raggiungere il consenso.
Per lei, è necessario trovare una via alternativa ma la sinistra – come affermato dall’ex compagna di Berlusconi – sembrerebbe non sia riuscita a offrire una risposta convincente.
“Parlano tanto dei diritti civili strumentalizzando il tema, ormai si rivolgono solo all’élite, alla classe borghese e le persone se ne sono rese conto“, ha dichiarato con tono critico.
Tornando a menzionare anche il suo ex compagno: “Valutando i vent’anni di Berlusconi, per me il suo errore peggiore è stato quello di sdoganare i fascisti“. ha affermato.
Nonostante ciò invita la sinistra a non utilizzare continuamente l’operato del Cavaliere come capro espiatorio. “Ma per quanto tempo ancora la sinistra dovrà avvalersi dell’alibi: ‘È colpa del governo Berlusconi?‘”, ha concluso.