Sinner sfida Djokovic, Musetti contro Alcaraz: l’Italia sogna la prima finale tutta azzurra al Roland Garros. L’analisi delle semifinali 2025.
Il Roland Garros 2025 sta vivendo un momento storico per il tennis italiano, non solo per il numero uno al mondo, Jannik Sinner. Per la seconda volta dopo 65 anni, due azzurri approdano contemporaneamente alle semifinali dello Slam parigino. Un traguardo raro, che riaccende l’orgoglio nazionale e alimenta un sogno che sembrava impossibile: una finale tutta italiana.

L’attesa cresce: l’Italia si aggrappa ai suoi talenti
Da un lato, Jannik Sinner, nuovo numero uno del mondo, è arrivato fin qui senza perdere un set, dominando ogni avversario con intensità e precisione. La sua crescita tecnica e mentale ha raggiunto l’apice, testimoniata dalle vittorie in serie negli Slam e nei Masters 1000. A contendergli la finale c’è un nome che non ha bisogno di presentazioni: Novak Djokovic. A 38 anni, il serbo è ancora capace di magie in campo, come dimostrato contro Zverev nei quarti. Ma dietro quella maschera d’esperienza si cela un fisico logorato, che potrebbe non reggere il ritmo forsennato imposto da Sinner.
Sull’altro fronte, Lorenzo Musetti affronta la montagna più ripida. Il carrarino ha mostrato segnali incoraggianti: semifinali a Monte Carlo, Madrid e Roma e una nuova maturità mentale. Ma contro di lui ci sarà Carlos Alcaraz, il giocatore più dominante della stagione sulla terra. Un match che sa di impresa, dove ogni palla potrà fare la differenza.
Una finale tutta azzurra: sogno o possibilità concreta?
Guardando i numeri, Sinner è il favorito. Ha battuto Djokovic negli ultimi tre scontri diretti e sembra avere tutto per gestire anche la pressione di una semifinale Slam. L’incognita è la tenuta mentale del serbo e la sua capacità di variare il gioco con colpi a sorpresa, come il serve and volley o le palle corte.
Per Musetti, la strada è in salita. I precedenti parlano chiaro (6-1 per Alcaraz), ma anche nelle sconfitte l’azzurro ha mostrato di poter restare attaccato al match. Servirà una gara perfetta: variazioni continue, pazienza, e la capacità di approfittare dei cali dello spagnolo. Le energie fisiche saranno decisive.
Ed è qui che si arriva alla notizia chiave: mai nella storia un’Italia così vicina a una finale maschile tutta azzurra al Roland Garros. Con un Sinner formato marziano e un Musetti ispirato, il sogno può diventare realtà.