Slackline. Alla ricerca dell'equilibrio perduto
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Direttore: Alessandro Plateroti

Slackline. Alla ricerca dell’equilibrio perduto

Slackline

Una disciplina nuova e che strizza l’occhio all’attività circense ma che contribuisce a potenziare la muscolatura e a trovare un miglior bilanciamento.

Succede sempre più spesso di vedere nei parchi o in spiaggia un gruppo di ragazzi montare quella che sembra una corda o un cavo tra due alberi o supporti fissi e iniziare a camminarci sopra. sospesi su una sottile linea a circa mezzo metro da terra. Una volta più vicini, attirati dalla curiosità e dalla voglia di capire meglio di cosa si tratta, vedrete che le cose non sono esattamente come avevate immaginato. 

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Quella corda innanzitutto è una fascia di tessuto, generalmente in poliestere o in dyneema, una mescola sintetica che brilla per la grande resistenza e la tenuta alla torsione e al piegamento. Parente per certi versi del funambolismo, questa disciplina nasce inizialmente con l’idea di potenziare equilibrio e muscolatura per atleti che praticano l’arrampicata fino poi a diventare una realtà indipendente e con diverse specialità e appassionati sparsi per il pianeta.

Arriva dagli Stati Uniti

Alle origini di questa disciplina c’è sempre la passione e la curiosità di sperimentare e provare qualcosa di differente. La slackline, rispetto ad altri tipi di corda tesi tra due elementi, gioca molto sulla questione della tensione andando a creare qualcosa di maggiormente ondulato e che si caratterizza anche per un rimbalzo controllato. 

Gli Stati Uniti sono da molti considerati il luogo da cui tutto ha preso il via e Adam Grosowsky colui che ha dato i natali a questa disciplina. Negli anni ‘80, Adam, appassionato di arte circense e di scalata, insieme all’amico Jeff Ellington stese tra due alberi un pezzo di tessuto tubolare, dando così il via a quella che sarebbe diventata una nuova maniera di intendere equilibrio, coordinazione e concentrazione.

Il successo e lo sviluppo di questa pratica sono stati favoriti da diversi aspetti. La semplicità del supporto e il bisogno di avere solo due alberi o due pali a cui poter fissare il tutto per dare il via ai giochi. La lunghezza della fettuccia è solitamente di 2,5 cm fino a un massimo di 5 cm. Portabilità e praticità dunque a portata di mano a cui segue poi solo la necessità di mettere in tensione la fettuccia. 

Slackline
Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/slackline-queenstown-beach-283223/

Sempre più difficile… e spettacolare

Oltre alla “semplice” camminata sono nate delle evoluzioni e varianti che nel tempo hanno dato il nome a diverse discipline. La prima è chiamata trickline o freestyle e prevede l’esecuzione di differenti pose una volta sopra la slackline. Si va dal salto passando poi per una seduta a gambe incrociate, fino a diversi tipi di rimbalzi. Le fettucce hanno una larghezza di 5 cm e una lunghezza massima tra i 10 e i 25 metri. Altri trick sono stati poi presi in prestito da sport come le skateboard o  lo snowboard, con gli atleti più spericolati in grado di eseguire anche salti mortali in avanti o indietro.

Altre due discipline sono poi la highline, chiamata così perché la fettuccia viene collocata molto in alto, al punto tale che l’utente deve per forza mettersi in sicurezza con un’imbracatura. Discorso diverso per la waterline, in cui se per caso viene a mancare l’equilibrio si andrà a fare un bel tuffo in acqua.

Nel nostro Paese

La diffusione di questo sport ha preso piede anche in Italia, con un gran numero di spot tra cui scegliere così da avere un ampio ventaglio di opzioni per praticare la slackline anche nel belpaese.

Tanti utenti appassionati di trekking e arrampicata si dedicano anche a questa disciplina che oltre a divertire e mettere alla prova l’equilibrio potenzia al meglio il fisico, contribuendo anche a quella calma e concentrazione mentale utilissima in certe situazioni. Qui trovate informazioni utili su questo e su altri temi: https://buonoedeconomico.it 

La semplicità di trasporto e la rapidità con cui si può montare una slackline sono veramente alla portata di tutti. Basta solo guardarsi intorno e scegliere uno spazio sufficientemente comodo con cui potersi allenare senza creare fastidio alle altre persone. 

Il costo di una slackline poi è commisurato anche alla qualità della fettuccia, ma generalmente, se viene conservata al meglio, ha una resistenza che ripaga completamente dell’investimento. Per questo, se una volta doveste incontrare qualcuno che si sta dedicando a questa attività, avvicinatevi senza timore e magari provate a testare il vostro equilibrio, chissà che alla fine non conquisti anche voi.

Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/slackline-queenstown-beach-283223/

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ultimo aggiornamento: 27 Novembre 2019 18:50

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